Negli ultimi anni i Bilanci di previsione
hanno dovuto tenere conto di notevoli tagli dei trasferimenti statali, che
ammontano ormai a diversi milioni di Euro, e ciò obbliga i Comuni a
contenere sempre più la spesa a fronte della necessità di garantire ai
cittadini i servizi essenziali e questo nonostante ci troviamo a dover affrontare anche nuove e
macchinose tasse, oltreché ai vincoli alla spesa, che ci impediscono di fare investimenti in opere pubbliche.
A fronte di questa situazione
sarebbe stato agevole prevedere un aumento della tassazione per mantenere in
equilibrio i conti. Invece nella predisposizione dello schema di Bilancio
per il 2014 la Giunta ha inteso impostare la manovra finanziaria senza gravare
ulteriormente sui cittadini, lasciando inalterati la maggior parte dei
tributi locali, per quanto riguarda l’IMU per alcune fattispecie immobiliari si
è pensato ad una riduzione della tassazione rispetto agli anni precedenti con
la reintroduzione del comodato d’uso gratuito tra genitori e figli abbassando
di due punti l’aliquota IMU che dal 10,6 passerà all’ 8,6 e per i beni
strumentali d’impresa abbassando di un punto l’aliquota IMU che dal 10,6
passerà al 9,6, salvo l’introduzione delle novità normative nazionali rispetto
all’anno precedente. Stiamo parlando dell’avvento della IUC – Imposta
Unica Comunale che di fatto riunisce in se l’IMU, il TASI, il nuovo
tributo sui servizi indivisibili e la TARI la tassa sui rifiuti. L’introduzione
del TASI è indispensabile al fine di continuare a garantire i servizi del
nostro Comune poiché nell’anno in corso verrà a mancare il trasferimento
compensativo da parte dello Stato per il mancato gettito IMU sulla prima casa,
sui beni c.d. “merce” e altre fattispecie esonerate IMU per un totale che si
aggira intorno ai 2 milioni di euro di mancato gettito. Nello stabilire
l’aliquota e i soggetti interessati dalla TASI abbiamo ritenuto opportuno
esonerare dal tributo gli immobili delle attività economiche (diversi dai beni
merce che non versano l’IMU), le aree fabbricabili e le seconde case sia in
affitto che libere già fortemente penalizzate dal punto di vista tributario, e
le abitazioni principali fino ad una rendita catastale di euro 300. Pertanto la
proposta vede uno scaglionamento di aliquote per l’abitazione principale
in base alla rendita catastale dell’abitazione e prevedendo la detrazione per
portatori di handicap presenti all’interno del nucleo di euro 50 e per figli
presenti nel nucleo di età inferiore ai 26 anni, non applicabile alle rendite
più alte di abitazioni, con questo sistema, seppur articolato di scaglioni e
detrazioni, abbiamo cercato di salvaguardare le fasce più deboli e le famiglie
più numerose della collettività. L’Irpef non sarà ritoccata e le spese saranno, per
quanto ancora possibile, razionalizzate. Riguardo
alla Tari le tariffe subiranno il modesto adeguamento ISTAT di circa il 2% ed è
intenzione dell’Amministrazione di mantenere le agevolazioni per anziani, meno
abbienti, portatori di handicap e le altre agevolazioni di tipo
tecnico-economico
1 commento:
Buonasera
Se non erro, la delibera dell'aliquota Tasi del comune di Ponsacco, destina una buona parte dell'introito che ne è venuto, per la Polizia Municipale e le attività connesse.
Mi domando, ma buona parte dei servizi dei Vigili Urbani non erano stati accorpati in seno all'Unione dei Comuni della Valdera?
Dal momento che anche il comune di Ponsacco mi risulta ne faccia parte pensavo, che per equità dovesse essere messa un aliquota Tasi uguale per tutti i comuni facenti parte dell'unione se non altro almeno per il servizio di vigilanza e gli altri accorpati.
Invece a cosa assistiamo, ogni comune a deliberato cercando di contenere al massimo la diminuzione di gettito ante abolizione imu prima casa, in barba alle economie di scala e contributi statali avuti per istituire l'unione dei comuni.
Un vecchio detto diceva "Eran due fratelli ed un cugino e ognuno tirava l'acqua a suo mulino".
Dura a morire l'italica furbizia.....
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