lunedì 22 novembre 2010

Il commercio va male? la colpa è del Governo

I negozi chiudono, le salacinesche si abbassano, la gente fugge dal centro ed i negozianti non trovano altra scelta che chiudere i battenti. Questa è la situazione del corso matteotti, ma il malumore cresce anche tra i commercianti della periferia che devono combattere quotidianamente con disco orario e degrado. Non ci vuole tanto per capire che la situazione è critica, sicuramente aggravata anche dall'andamento dell'economia generale, ma il commercio ponsacchino non ha mai brillato ed il centro storico è stato abbandonato a se stesso. Dove sono finiti tutti i Ponsacchini? bella domanda, forse a Pontedera, chissà, è più difficile rispondere a "perchè se ne sono andati"? Sono tante le concause, che hanno generato questo fuggi fuggi generale ed il tutto si è consumato in anni tanti anni, non in un solo giorno. Possibile che di fronte al lamento dei commercianti che si sono espressi in forma autonoma e attraverso le associazioni di categoria, contro questa situazione denunciata più volte dalla lista Rossoblu e anche dai partiti locali, il partito democratico che appoggia il Sindaco di Ponsacco, non ha saputo trovare scusa peggiore di quella di attribuire la colpa della crisi del commercio ponsacchino al Governo centrale? Non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire dicono i saggi: è evidente che ammettere delle colpe vorrebbe dire scaricarle in automatico a mezza dirigenza del PD locale, agli ex assessori e agli ex sindaci che ci hanno governato fino ad oggi; non ammettere le proprie colpe vuol dire continuare sulla stessa strada intrapresa in tutti questi anni: curare il sintomo e non la causa, come si è fatto proponendo i mercatini e non pensando che una volta spenti i riflettori la gente se ne tornava a casa ed i commercianti? aspetteranno il prossimo mercatino per vendere qualcosa e nel frattempo tanti negozi hanno chiuso i battenti. In questi anniu si sono perse le tradizioni locali perchè non si sa più nulla della nostra storia quella fatta dai falegnami, dagli artigiani delle rughe, quella fatta dai ponsacchini docchè, ( siamo sicuri che Ponsacco sia ancora la città del mobile e dell'arredamento?) i monumenti sono trasandati come dimostrano anche le lamentele che Franco Citi della locale sezione dei Bersaglieri, ha rivolto al sindaco tramite la pagine del Ponte; la piazza non ha più niente di attraente ma è solo un parcheggione asfaltato ed il corso è vuoto anche nei giorni di festa e la gente, cosa che dispiace davvero non si ritrova più aggregata come una volta. Già, perchè poi, dovremmo venire nel centro storico? E che ci dovrei venire a fare?
I commercianti del corso matteotti hanno dichiarato che non parteciperanno all'illuminazione natalizia, perchè è bene dirlo, sono i commercianti di Ponsacco che si pagano le luci di natale. Quest'anno hanno detto che non daranno il loro contributo, mettendo alla prova la sensibilità del Comune, che, se tiene veramente al bene di Ponsacco, dovrà dare risposte serie ad un problema che ci portiamo avanti da anni, ben prima dell'entrata in campo del presidente del consiglio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' vero che sono anni che il paese ha subito un degrado che mette sgomento. Basta vedere la realtà delle rughe che sono state il cuore pulsante del paese, dove odore di legno, colla e chiacchere di donne a seggiola si mescolavano a risa di bimbi. Oggi é tutt'altra cosa. E basta additare sempre il solito noto come causa di tutti i mali: é meglio incominciare ad ascoltare chi nel paese, nonostante tutto, cerca di tirare faticosamente avanti e collaborare fattivamente insieme, Guelfi e Ghibellini. Intanto un augurio che mi faccio per Natale è di vedere nelle strade qualche segno, anche piccolo, della prossima festività e di non sentire ridicole scuse per non fare il Presepe nelle scuole. Non abbiamo, noi, diritto alla divulgazione ed al rispetto delle nostre tradizioni e della nostra cultura? Una ponsacchina, nonostante tutto, orgogliosa di esserlo.

Gabriele ha detto...

Il presepe, che bello, mi ricordo ancora quello che i genitori allestivono all'asilo delle suore. Quanti ricordi, quante emozioni. Sono anni che non lo fanno più, d'altraparte come si può pensare che siano sempre i soliti a darsi da fare per il paese? Al comune interessa veramente il bene di Ponsacco? lo dimostrino