martedì 25 maggio 2010

Sul commercio ci vuole il dialogo.

Ci siamo lasciati alle spalle un 2009 assolutamente da dimenticaresul piano economico: perdite di centinaia di migliaia di posti di lavoro, una crescita della disoccupazione e famiglie in seria difficoltà; purtroppo anche il nuovo anno è contraddistinto da alti e bassi: si porta dietro gli strascichi della crisi economica e sarà forse nel 2010 che si vedranno gli effetti a lungo termine della crisi, proprio sull’occupazione. Se questa è la situazione italiana della quale anche il settore imprenditoriale, artigianale e commerciale a livello locale ha subito gli effetti negativi, possiamo dire che anche a Ponsacco ci sono problematiche che ci portiamo avanti da anni, ben prima della crisi economica. Il continuo spopolamento commerciale del Centro Storico, dimostra che le pur lodevoli iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale come l’abbattimento degli affitti e gli incentivi all’imprenditoria femminile non sono sufficienti, da sole a riportare a nuova vita il Centro. La polemica Corso aperto alle macchine o Corso chiuso è fine a se stessa. Dobbiamo, invece, creare le condizioni perché i commercianti e cittadini si riapproprino del centro storico. La gente non vive più il paese, non sente più il centro come punto di aggregazione. E questo è grave. Quando l'ex assessore al commercio Profeti diceva che a Ponsacco c'erano tre cose ( la piazza, la chiesa ed il corso) che nessuno ci potrà mai togliere, beh si sbagliava, perchè o queste cose le abbiamo già perse oppure le stiamo perdendo.
Per questo i diversi punti di vista devono essere il punto di partenza per cercare di arrivare a una soluzione e non il motivo che impedisce di sedersi tutti insieme intorno a un tavolo per trovare un soluzione. Mettiamo da parte per una volta le idee politiche, le opinioni personali, gli interessi di parte, per il bene del Paese, che è la cosa più importante da tener presente per tutti i soggetti interessati alla questione. Non facciamo progetti al ribasso, non viviamo alla giornata, cerchiamo di essere ambiziosi, di coinvolgere nell’iniziativa quanta più gente possibile; chiediamo il contributo anche di Professionisti e di Architetti, se necessario; lanciamo un concorso di idee dal quale, magari, potrebbe nascere una soluzione realizzabile. E’ l’ora di rimboccarsi le maniche e cercare tutti insieme di far qualcosa per il commercio a Ponsacco. La lista Rossoblu è pronta al dialogo e al confronto, del resto lo abbiamo dimostrato sempre, in consiglio comunale e fuori, in questo quasi anno di attività. Vediamo se c'è la volontà di superare le divisioni nell'interesse di Ponsacco e dei suoi abitanti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio parere il Profeti e qualche altro ex-assessore, nel bene o nel male, si davano abbastanza visibilità e avevano contatto con il paese. Dei nuovi, salvo proprio rarissime eccezioni, conosco a malapena il nome. E questo, a quasi un anno dalla nomina, non mi sembra un granchè! A che ora la sveglia?

Anonimo ha detto...

A mio parere il Profeti e qualche altro ex-assessore, nel bene o nel male, si davano abbastanza visibilità e avevano contatto con il paese. Dei nuovi, salvo proprio rarissime eccezioni, conosco a malapena il nome. E questo, a quasi un anno dalla nomina, non mi sembra un granchè! A che ora la sveglia?