martedì 4 maggio 2010

Maledette buste di plastica!!!!


Chi va in treno a Firenze non può non vedere, nel tratto tra Firenze e Montelupo, le rive dell’Arno con cespugli e alberi decorati con ogni tipo di busta di plastica, ben visibili almeno fino a quando le foglie non le nascondono! Tutte queste buste e resti di imballaggi di ogni genere e specie sono molto “utili” per segnalare il livello delle varie piene, ma se si considera quante vittime tra pesci, uccelli, rettili e mammiferi fanno negli anni (200) prima di dissolversi avvelenando il mare, oltre ad essere un disastro estetico, sono un vero e proprio disastro ecologico, per di più consumando l'8% di petrolio estratto!Basta andare in bici e gettare lo sguardo dentro le fosse lungo il ciglio delle strade più trafficate e s’intuisce subito l’inizio del percorso! Chissà quanti scarti della nostra vita scorrono sotto il pelo dell’acqua senza mai incontrare un ramo che li blocca! Buste e plastiche varie infatti ci vengono restituite dal mare sulle spiagge!!!! In particolare sulla spiaggia inaccessibile di S. Rossore, l’Arno anziché portare di anno in anno la sabbia, porta tanta di quella plastica da farne un museo a cielo aperto delle varie tipologie da quando il nostro scienziato Giulio Natta nel 1959 scoprì il polipropilene, che gli valse il Premio Nobel per la chimica. Facciamo brutta figura anche coi turisti che vanno a visitare Firenze oppure vanno all’aeroporto di Pisa; soprattutto i giapponesi con le loro potenti macchine fotografiche quando riprendono il paesaggio o la pista ciclabile che da Firenze va a Signa, immortalano anche l’inciviltà italiana! La causa di tutto ciò purtroppo è proprio da ricercare nei nostri comportamenti quotidiani. Certo, dopo questo spettacolo orrendo, vedere gente che fa la spesa con la borsa di tela o esce dalla Coop con le buste in mater-bi, fa tirare un gran sospiro di sollievo, in tre mesi si dissolvono in sostanza organica! Pensare che poi quelle stesse buste possono essere usate per raccogliere i rifiuti organici anche in un semplice composter casalingo fa venire subito in mente l'assurdità dell'attuale sistema di raccolta differenziata dell'umido col cassonetto marrone pieno di tutto un po'!! Purtroppo siamo solo all’inizio, per questo ci vorrebbe un impegno a livello locale anche dell’amministrazione comunale che comporterebbe anche un aumento e miglioramento della raccolta differenziata, come stanno facendo molti Comuni dell'Associazione Comuni Virtuosi con la campagna Porta la Sporta!
Giacomo Brogi

1 commento:

Anonimo ha detto...

...altri Comuni Virtuosi (e volenterosi), appunto! Da noi invece iniziative e idee, zero! Ah, già, tutta colpa del patto di stabilità! Ma questo benedetto patto con parametri, se non sbaglio, imposti dalla Comunità europea, grava e paralizza solo noi? In comuni vicini vedo iniziative e una vitalità ben diversa e al paragone il nostro sembra solo fatalista ed apatico. E questo delude e disillude tutti. Purtroppo!