giovedì 29 gennaio 2009

UN'OCCASIONE SPRECATA

Poteva essere un'occasione di confronto con gli Aministratori, l'incontro organizzato da Shopping in Ponsacco che si è svolto in Sala Valli Giovedì 22 Gennaio; poteva essere, perchè in realtà dopo l'introduzione di Alessandro Simonelli, e le repliche del sindaco e dell'assessore Profeti, nel momento in cui i commercianti presenti erano pronti a esporre le loro problematiche, è stato tirato in ballo, da Simonelli, un legale rappresentante della Futura Immobiliare, che ha monopolizzato la serata e ha di fatto svuotato l'incontro del suo significato. Al termine dell'intervento, infatti, era venuto meno il clima che avrebbe favorito gli interventi della platea e stimolato il dialogo. La relazione del presidente Simonelli ha avuto il merito di evidenziare i problemi del Centro Storico e il demerito di non aver considerato le problematiche delle altre zone commerciali, sintomo questo di una mancanza di dialogo tra i commercianti del centro e quelli delle varie "periferie", che vivono anche loro problemi non indifferenti, ma sentono parlare solo e soltanto del corso e si sentono giustamente trascurati; dialogo che Shopping in Ponsacco doveva promuovere perchè un'associazione che si dichiara di commercianti ha il dovere di rappresentarli tutti, e non soltanto una parte. Entrando nel merito, non ci trovano d'accordo alcune delle soluzioni proposte; in particolare non condividiamo assolutamente la riapertura del Corso alle auto, nè tantomeno l'idea di adibire a parcheggio Piazza San Giovanni. E ci è sembrato che sia mancata una proposta strutturata che andasse oltre le varie iniziative estemporanee (mercatini ecc.) che sono solo palliativi. Sono altre le soluzioni che possono portare a una soluzione dei problemi del commercio. Da tempo andiamo dicendo che all'origine di tutto c'è la mancanza di un piano strutturale che non si limiti solo al Corso, ma coinvolga anche le altre zone; piano che doveva essere impostato perlomeno quando fu approvato il progetto esecutivo del Terzo Lotto, in modo da arrivare all'apertura della nuova viabilità, avendo individuato i modi e le forme per portare in centro nuovi visitatori.
L'assessore Profeti ha ricordato a Simonelli che tutte le iniziative fatte sono state condivise da Shopping in Ponsacco, mettendo ancora di più in evidenza, agli occhi dei presenti, una certa incongruenza nel comportamento dell'associazione. Non vorremmo però essere fraintesi; Alessandro Simonelli e l'associazione che rappresenta, si sono certamente impegnati, anche se sicuramente con qualche limite, per cercare di migliorare l'aspetto commerciale di Ponsacco; chi ha invece dimostrato pressappochismo e mancanza di progettualità sono le varie Amministrazioni che si sono succedute nel tempo. Il sindaco ha messo in evidenza le varie realizzazioni di questa Amministrazione ma si è dimenticato di chiedersi perchè i commercianti sono "fuggiti" dal centro storico; cosa è stato fatto in tutti questi anni per riqualificare il Corso? La pavimentazione, le porte, le panchine, tutte belle cose (o brutte a seconda dei pareri) ma che rappresentano solo gli scenari di un palcoscenico vuoto. Se veramente vogliamo riqualificare vanno individuati i modi e le forme per favorire un recupero del centro, ridotto adesso a zona più degradata del paese; nessun ponsacchino, e sottolineiamo nessuno, sente oggi il corso come suo, nessuno si sogna di andare in centro a fare due passi; per non parlare della pulizia del paese che è sotto gli occhi di tutti e degli altri problemi presenti. Via Sauro è impresentabile dal mercoledì pomeriggio, giorno di mercato al Lunedì mattina, giorno di pulizia; i marciapiedi di Viale della Rimembranza, dopo la costruzione delle aiuole, sono perennemente allagati in caso di pioggia; viale I° Maggio sembra più adatto a una gara di snowbord che al passaggio delle auto; ci ricordiamo di quando le sinistre di Ponsacco criticavano la giunta del Sindaco Bellarmino Bellucci, accusandola di mettere solo toppe sulle strade. Non è forse quello che si sta facendo anche adesso? I marciapiedi del paese sono in condizioni pietose o invasi dalle auto (provate a immaginarvi come deve sentirsi una persona in carrozzella costretta a slalomeggiare tra i vari ostacoli), certe zone del centro sono buie o poco illuminate e trasmettono ai cittadini un senso di insicurezza. Questi sono secondo noi i problemi con i quali occorre confrontarci; e un'Amministrazione che ha a cuore i cittadini, dovrebbe prendere atto di ciò e impegnarsi per risolverli. Adesso ci diranno che siamo visionari, che abbiamo scambiato Ponsacco con l'Angola, che a Ponsacco si vive bene, come se, vivere bene non implicasse il fatto che si potrebbe vivere meglio; crediamo invece di essere cittadini che guardano con oggettività ai problemi del loro paese; problemi che avremmo denunciato qualunque fosse stato il colore dell'Amministrazione e che ognuno, al di là della parte di appartenenza, dovrebbe riconoscere e cercare di risolvere.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ero all'incontro per cui non posso esprimere un giudizio su come sono andate le cose. Posso però, come cittadini permeettermi di concordare con voi sull'immagine riportata nei vostri post. C'è disagio tra la gente e lo si percepisce dai servizi che mancano o che sono insufficienti. Qullo della mancata pulizia in molte strade nè un esempio.
Una cosa la posso dire, c'è qualcosa che questa amministrazione sa fare molto bene e sono le conferenze stampa, indette quasi tutti i giorni, basta leggere i giornali e vedere con i propri occhi.

Anonimo ha detto...

è stata davvero un'occasione sprecata. si è parlato di tutto tranne che di commercio. Sindaco ed assessori ( profeti e chiarugi)non hanno fatto che annuire tutta la sera.
bravi

Anonimo ha detto...

Sono un commerciante, ed ho partecipato alla serata organizzata da Simonelli e dalla associazione da cui mi sono tirato fuori perchè non mi sentivo rappresentato. E' vero che è stata un'occasione sprecata perchè non credo che ricapiterà l'occasione per "interrogare" i nostri amministratori. Si è parlato di tutto, ma non ho ben capito quali sono i problemi del commercio, pur essendo io stesso un commerciante.
Davvero, i problemi sono le insegne, i mercatini, il mercato settimanale e il palazzo in via Rospicciano?
A me sembra che invece la gente non venga nel centro perchè è sporco, basta guardare per terra, vedere la fontana con la schiuma che c'è dentro l'acqua( ma cos'è quella roba?), i parcheggi che non ci sono, e poi il fatto che i Ponsacchini sono spariti, perchè hanno paura di venire in centro, questo l'ha detto anche Simonelli. E allora che cosa si fa per risolvere tutto questo? Si propone il mercato in zpna poste, così vorrei sapere la gente dove va a parcheggiare, forse in piazza della chiesa e si mettono dei cartelli orrendi per il centro storico, cercando di fare una copia di quanto fatto a Pontedera.
Ma che originalità, complimenti a tutti.
G.

EMANUELE TURINI ha detto...

Salve a tutti. Purtroppo abbiamo appreso che il corso sta svuotandosi ancora di più di negozi: uno sta stringendo i denti rimandando la chiusura a dopo i saldi con la speranza di vendere le rimanenza, un altro verrà cessato per pensionamento ed un altro ancora ridimensionato per ridurre i costi dell'affitto e di gestione.
Di fronte a questi problemi, di un corso sempre più vuoto e simile ad un deserto, ci viene spontaneo domandarci se siano utili oppure semplici palliativi, gli interventi fatti per risollevare il commercio: i mercatini dell'antiquariato una volta al mese,i cartelli che segnalano, in maniera molto generica, le attività presenti nel centro commerciale naturale, il cinema Odeon con la nuova gestione ( non so se vie siete accorti ma sta scomparendo la prima visione), la scuola di formazione professionale e l'ufficio turistico.
Tutte belle iniziative, ma che da sole lasciano il tempo che trovano e sembrano quasi voler dare una immagine non realistica della nostra città.
A tal proposito ci viene a mente, quanto ci ha domandato un visitatore e nostro concittadino, durante un gazebo della lista rossoblu: " Siamo sicuri che possiamo lasciare sui cartelli di Ponsacco, la dicitura con su scritto: città del mobile e dell'arredamento? Non è che il turista poi cerca e ricerca non trova quegli artigiani di una volta che hanno esportato, per la loro bravura, il nome di Ponsacco, non solo In Italia ma anche all'estero?" Lasciamo a voi la risposta.

Anonimo ha detto...

Ho partecipato anche io alla riunione, più per curiosità che per necessità visot che non sono un commerciante.
Sono rimasto colpito da una cosa: La futura immobiliare ha citato in giudizio il comune, il comune ha chiesto il sequestro della piazza in via rospicciano, il Simonelli ha fatto causa alla futura e la futura ha detto farà un'altra causa all'amministrazione comunale.
Si parla di milioni di euro di danni, di spese legali e lungaggini processuali. Non è che se il Comune viene condannato al risarcimento milionario a rimetterci siamo noi cittadini? Non credo che se ad aver sabagliato è l'amministrazione comunale, questa ne risponda peronalmente.

Anonimo ha detto...

Purtroppo non credo che ci sia la volontà di risolvere i problemi, anche perchè in cinque anni di giunta cicarelli qualcosa per il commercio si doveva aver pur fatto.
Se poi ritenete che 5 anni siano troppo pochi, basta andare a rivedere chi ha guidato il comune per 10 anni: il granchi e una giunta composta dallo stesso cicarelli, dal lupi, dal profeti, dalla falaschi e dal riccetti.
Quindi ci dovrà essere pur stata una certa continuità in quello che si è fatto, o non si è fatto per il commercio. Cosa è stato fatto in tutto questo tempo? Si è investito nel corso Matteotti, con l'arredo urbano: le porte, la pavimentazione,l'illuminazione e la fontana ( vi prego ridateci quella vecchia che era molto più bella)e qui ci fermiamo. Intanto la gente veniva sempre meno e i negozi iniziavano a diminuire e ancora oggi chiudono difronte ai nostri occhi. Troppo facile dare la colpa alla vicinanza con Pontedera, come le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto.
Certo non è facile competere con un corso con quelle caratteristiche che ha Pontedera, ma chi ha detto che bisogna per forza competere? Non si può come proponete voi distinguerci con un commercio di qualità e soprattutto differente.
Il fatto che la vicinanza con Pontedera non conta, lo dimostra Bientina stessa, che ha molti negozi di qualità pur non avendo un corso. Quello si che è un centro commerciale naturale, che si fa pubblicità da solo senza bisogno di spendere soldi nostri nei cartelli pubblicitari che addirittura sono illeggibili per chi circola in macchina.
Crisitna

Anonimo ha detto...

Da cittadino, credo che quella organizzata da Simonelli sia stata proprio una occasione sprecata. Se avesse dato la parola ai commercianti presenti, sicuramente avremmo visto Il Sindaco e i suoi due Assessori: Chiarugi e Profeti, in seria difficoltà.
Parlare di Cinema Odeon e protezione civile come ha fatto il Sindaco durante la serata serve solo a distrarci dai veri problemi che ci affliggono.
France

listarossoblu ha detto...

Il dibattito/non dibattito in sala Valli ha smosso un bel vespaio, a dimostrazione di quello che andiamo sostenendo da tempo: i problemi del commercio non riguardano solo i commercianti, ma anche i tanti ponsacchini che non si sposterebbero certo dal loro paese se qui trovassero le condizioni ideali. Ha ragione chi sostiene che se quella sera, dopo le risposte di sindaco e assessore, la parola fosse passata ai commercianti ne avremmo viste delle belle; per esmpio, l'affermazione dell'assessore Profeti, secondo il quale il numero degli esercizi commerciali di Ponsacco è aumentato in questi anni, è dovuta al fatto che sono considerate come attività di Ponsacco quelle che qui hanno domicilio fiscale; quindi, per esempio, tutte le mostre di Perignano che sono domiciliate presso un commercialista di Ponsacco, per l'Assessore sono attività presenti sul territorio, ma in realtà non è così. In questa maniera si vende fumo, si raccontano cose non vere, in parole povere, ci si rimpiatta dietro un dito per non affrontare e risolvere il problema. Noi siamo sicuri che ciò avviene perchè non c'è la volontà e non ci sono le capacità per fare ciò. Non c'è la volontà perchè per esempio servirebbe poco per tenere il paese più pulito, ma ciò, chissà perchè, non viene fatto. Non ci sono le capacità e ve lo dimostriamo con un esempio; da ventisette anni a questa parte, non si rilasciano concessioni per nuove attività nel centro, in fondi che non abbiano un'altezza stabilita dalla legge. A nessuno è mai venuto in mente che nel Centro Storico si potrebbe derogare. Se a Genova avessero seguito la logica dei nostri amministratori, a quest'ora i carrugi sarebbero il ricettacolo del degrado, perchè non c'è un fondo in zona porto e in zona centro storico che abbia le caratteristiche richieste dalla legge per essere considerato commerciale. Non osiamo addentrarci nella polemica sull'ecomostro di Via Rospicciano; quando una situazione di quel tipo finisce in mano a un giudice, nessuno è in grado di dire nè come andrà a finire, nè chi sarà condannato a pagare; certo, se oggi o domani il comune venisse condannato (facciamo gli scongiuri) vogliamo vedere cosa si inventeranno per risolvere il problema senza andare a pescare nelle tasche dei cittadini. Comunque il problema del commercio, pur importante, è solo uno dei tanti che affliggono il Paese. Per esempio lo sapete che a Ponsacco ci sono ancora nove famiglie e tre attività commerciali che pagano regolarmente le tasse e non hanno ancora l'acqua dell'acquedotto? Voi siete il nostro sportello del cittadino: vi invitiamo a segnalarci tutto ciò che secondo voi non va bene; noi ne faremo tesoro e incalzeremo su questo gli Amministratori.

Anonimo ha detto...

Siamo seri, altrimenti viene meno la credibiltà...non è affatto vero e non ci crede nessuno che siano state conteggiate le attività che hanno il domicilio fiscale ..basta aprire gli occhi---- ci accorgiamo se chiude un'attività nel corso, ma passa inosservata l'apertura di un'altra in altra parte di Ponsacco. quanti bar o pizzerie ci sono in più? siamo seri e non facciamo autogol

Anonimo ha detto...

Sono un commerciante che ha partecipato all'incontro con Simonelli. Lo stesso profeti ha detto dei negozi che aumentano, ma dove forse a terricciola.
Intanto ho contato i fondi sfitti nel corso: 11 e altri in arrivo, per colleghi che se ne vanno in pensione o chiudono.
Certo faccio fatica a sorridere quando vedo chiudere 10 negozi e ne vedo aprire uno solo. Mi piange il cuore, perchè so che purtroppo la sorte sarà identica alle altre.
Sandra

listarossoblu ha detto...

A proposito del numero di attività commerciali a Ponsacco, invitiamo l'anonimo che ci accusa di non dire il vero a informarsi presso gli uffici preposti del Comune; così sentirà con le proprie orecchie, che le nostre non sono chiacchiere. Quanto poi alle considerazioni sui fondi sfitti nel corso, Sandra ha dimenticato di citare quelli che hanno la saracinesca alzata solo perchè alcuni proprietari, lodevolmente, piuttosto che vedere il locale chiuso, hanno pensato di "affittare" solo la vetrina per rendere meno penoso il quadro della situazione.

Anonimo ha detto...

Buonasera

risulta anche a Voi che Ponsacco con il Dott. Cicarelli una volta scaduti i mandati di Zubbani (Carrara) e Seccarecci (Pitigliano)sarebbe l'ultimo comune d'Italia a guida socialista?
Ora capisco la ricandidatura e un fatto storico, potevano dircelo però....

Anonimo ha detto...

cari ragazzi, proprio perchè mi sono informato,vi ho detto di andarci piano con dei dati che possono essere smentiti... se non credete chiedete al Simonelli. e non mi passa assolutamente per la testa di accusarvi.. ma solo un invito a tenere un comportamento più serio.

Anonimo ha detto...

La verità sul numero delle attività a Ponsacco è quella sostenuta dalla lista civica; per avere la certezza di ciò, basterebbe contattare la Camera di Commercio.

Anonimo ha detto...

errare è umano, perseverare è ....diabolico

listarossoblu ha detto...

Non vogliamo alimentare la polemica sul numero delle attività di Ponsacco. Abbiamo solo fatto una precisazione; il resto sono commenti di partecipanti al blog, che esprimono, tutti, liberamente, le proprie idee