domenica 18 settembre 2016

Liquami tossici e rifiuti nell'ambiente

E' di questi gg la notizia dello sversamento di liquami tossici nelle campagne di Peccioli e Palaia.
Sembra incredibile che ci siano comportamenti criminali che rischiano di mettere in pericolo anche l'acqua che beviamo.
Come ormai si dovrebbe sapere l'abbandono nell'ambiente di ogni tipo di rifiuto che non ha nulla a che vedere coi cicli della natura è un corpo estraneo che lo contamina.
La contaminazione dell'ambiente non è qualcosa di lontano da noi al punto che possiamo fregarcene beatamente, perché prima o poi ci si ritorce contro.
I liquami tossici, grazie alle piogge, dal terreno superficiale s'infiltrano nelle falde acquifere dove già ci sono i diserbanti, ad esempio come nelle falde della pianura padana, c'è ancora un diserbante vietato a livello europeo più di 10 anni fa; l'atrazina.
La plastica che abbandoniamo nell'ambiente va a finire in mare dove, quando è grande soffoca le tartarughe e gli uccelli, quando è piccola o microscopica come il plancton, entra nella catena alimentare ritrovandocela direttamente nel piatto. 
Per fortuna almeno gli shoppers di plastica dei supermercati oggi sono quasi tutti compostabili. Ciò significa che, se dispersi nell'ambiente, nell'arco di 5 o sei mesi tornano ad essere la polvere che è parte integrante del terreno. In Francia è stata vietata la commercializzazione delle stoviglie usa e getta di plastica.
A Singapore chi getta per terra una cicca o una cartaccia viene multato saporitamente e con certezza.
Si spera che i comportamenti criminali siano sanzionati, sia penalmente, che civilmente, per i danni che fanno al territorio.
Purtroppo anche i comportamenti di tutti i gg, come gettare le cicche per terra, nella sabbia, nelle pinete, le veline dei pacchetti, stoviglie di plastica, cannucce, incarti di plastica di ogni dimensione ..., non sono comportamenti da codice penale, ma essendo quotidiani comportano danni a lungo termine e bruttura a breve.
Giacomo Brogi
La foto rende evidente come la materia organica si degrada fino a diventare polvere, mentre la plastica rimane intatta e anche se si polverizza non entra mai a far parte della materia organica.

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