venerdì 16 settembre 2016

Il degrado urbano e ambientale

E' da un po' di tempo che ci faccio caso: quanto è squallida la Galleria
Aringhieri!
Non capisco perché non ci sia l'ombra di un misero alberello e non capisco
come mai nessuno faccia notare lo stato di semi-abbandono in cui versa tutto
il piazzale. Intorno al suo perimetro si trova una costellazione di
coriandoli di carta e plastica che, nel corso degli anni, si è intrecciata
con l'erba. Il fosso, tra il piazzale e la strada, è pieno di ogni tipo di
rifiuto triturato col taglio dell'erba. E' bene precisare che tutto ciò
deriva sia dalla mancanza di pulizia, che dall'inciviltà delle persone. Gli
automobilisti che tengono alla pulizia della propria sacra auto,  gettano
dal finestrino la velina del pacchetto delle sigare
lattine, bottiglie di plastica, di vetro, cartocci di tetrapack e anche
sacchetti gonfi di spazzatura. Si vede bene, dopo ogni taglio dell'erba, la
quantità  di rifiuti lungo le strade e gli spartitraffico dei vialoni di
circonvallazione. Anche i proprietari dei cani danno il loro contributo.
Durante l'estate  vedo puntualmente rifiuti abbandonati sulle spiagge e
nelle pinete che poi il vento sparge dietro le dune o nella macchia
mediterranea, nonostante la presenza dei cestini e la sommaria pulizia
da parte degli spazzini. Le cartacce in poco tempo si polverizzeranno, mentre
il resto, ovvero plastiche e tetrapack,  si sminuzzerà  senza mai entrare a
fa parte del ciclo vitale del terreno. Ciò sta avvenendo con le isole di
plastica ammassate dalle correnti del nostro mare e degli oceani, destinate
a trasformarsi in microplastiche che entrano direttamente nella catena
alimentare.
Tornando alla galleria Aringhieri non si tratta, quindi, solo di una
questione di decoro, ma di salute pubblica! Sarebbe necessario che, a
partire dalle nuove generazioni,venisse insegnata l'educazione civica e
ambientale, in modo da non lasciare in eredità alle generazioni future le
tracce indelebili  della nostra negligenza e sconsideratezza
 Giacomo Brogi



tte, cicche, cartacce,

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