giovedì 20 dicembre 2012

Disagio sociale: apre la casa Toncelli

La Caritas Diocesana e quella Parrocchiale hanno attivato, da diverso tempo, una mensa rivolta a persone e nuclei familiari in difficoltà economica o senza fissa dimora. Un progetto reso necessario dall'aggravarsi della situazione economica e sociale che molte famiglie stanno vivendo; non solo extracomunitari, ma anche nostri compaesani, che causa la perdita del lavoro, si trovano in grave difficoltà ad arrivare in fondo al mese. Accanto a questa emergenza sociale c'è quella dell'aumento di sfratti per morosità, dato fornito dalla commissione permanente per il sociale del comune. Per far fronte a questa situazione, la Caritas, la Parrocchia ed  il Comune hanno attivato il progetto "Casa Toncelli" che prevede la possibilità di assegnare 4 posti/alloggi  sociali destinati a proporre risposte abitative transitorie in ponte tra i Centri di Pronta Accoglienza e soluzioni abitative stabili e durature. Il progetto, in qualche modo, tenta di trovare una soluzione tampone a problematiche legate alla mancanza di alloggi popolari, nel nostro comune; ad oggi, infatti chi è in lista d'attesa può accedere alla casa Popolare solo a seguito di decesso della persona che attualmente abita l'alloggio  e questo la dice lunga su una lacuna, quella della mancanza di case popolari, denunciata a più voci, ma che ancora oggi non ha trovato soluzioni concrete. ( si era pensato anche alla possibilità da parte di APES che gestisce le case popolari, di acquisire case sfitte).
  In questo contesto, il progetto attivato dalla caritas è assolutamente positivo per dare una risposta seppur temporanea a casi di disagio socio economico, purtroppo presenti anche nel nostro comune. La lista Rossoblu aveva presentato il progetto "il buon samaritano" che prevede l'utilizzo di cibo non sporzionato ( quindi ancora nel contenitore)  delle mense scolastiche   e il suo utilizzo a favore di associazioni caritatevoli.  Sempre la lista Civica, aveva denunciato pubblicamente, che il supermercato COOP non faceva correttamente la raccolta differenziata ( questo prima dell'entrata del Porta a Porta) e che molta frutta e verdura andava a finire nel cassonetto grigio, da qui la nostra proposta alla COOP di destinare i prodotti non vendibili ma ancora buoni ad associazioni che gesticono mense o distribuiscono pacchi alimentari. La direzione COOP ci ha risposto che il progetto è  stato attivato e questo ci fa piacere.

Nessun commento: