mercoledì 11 luglio 2012

Aumenti di gas e elettricità 2012

L’Aeeg ha annunciato nuovi aumenti su luce e gas a partire dal 1° luglio. Risparmiare però è possibile: ecco qualche utile consiglio.

Con l’arrivo dell'estate non salgono soltanto le temperature, ma anche i costi delle bollette di luce e gas: l’Aeeg (Autorità per l’energia elettrica e il gas) ha infatti annunciato che dal 1° luglio i prezzi subiranno dei nuovi rincari. Per il gas l’aumento sarà pari al 2,6%, con una maggiore spesa annua di circa 32 euro per il consumatore tipo. Per l'energia elettrica il rincaro sarà minimo, pari ad appena lo 0,2%, un euro all’anno in più per l’utente tipo.

I nuovi aumenti si sommano a quelli stabiliti ad aprile (+5,8% per l’elettricità, +1,8% per il gas) e a gennaio (elettricità + 4,9%, gas +2,7%), motivo per cui, a fine anno, gli utenti rischiano una vera e propria stangata per le bollette. Risparmiare, però, è possibile, basta usare qualche accorgimento.

Regola numero uno, meglio seguire sempre i “vecchi trucchi” per il risparmio: spegnere le luci quando non sono indispensabili, usare gli elettrodomestici con parsimonia e non lasciarli in stand by, staccare i caricatori di telefonini e altri device quando non sono in uso e così via. In particolare, nel periodo estivo, attenzione ai consumi dei condizionatori: secondo le associazioni dei consumatori, tenere acceso il condizionatore per 12 ore di fila costa in media 3 euro. A fine estate, la bolletta luce sarà più alta di circa 160 euro. Meglio optare per il ventilatore, che consuma tra i 2 e i 5 centesimi all’ora, per una spesa giornaliera che può variare da un minimo di 25 a un massimo di 60 centesimi (per 12 ore di utilizzo).

Fondamentale è poi scegliere le tariffe luce e gas più convenienti tra quelle offerte sul libero mercato dell’energia, prediligendo le tariffe web, che offrono in genere dei prezzi molto vantaggiosi a chi sottoscrive e gestisce online la propria fornitura. Bisogna però tenere presente che, in questo caso, tutte le comunicazioni tra cliente e fornitore avvengono via internet.

Scegliere la domiciliazione delle bollette sul conto corrente bancario o postale, oppure il pagamento tramite carta di credito, può garantire un ulteriore risparmio: in primo luogo, chi opta per questo tipo di pagamenti risparmia sui costi previsti per il bollettino postale. Inoltre il deposito cauzionale non è dovuto in caso di domiciliazione o addebito su carta di credito (per tutti i clienti nel caso dell’energia elettrica e per i clienti con consumi fino a 5000 mc/anno nel caso del gas).

Tutto questo è ovvio si trova scritto dappertutto e ce lo ripetono continuamente alla TV, ma avete mai sentito parlare dei picchi di consumi elettrici quest'anno con ben due anticicloni nord africani di seguito che hanno infuocato tutta Italia con relative continue telecronache sui vari problemi del super caldo????

I Media hanno persino detto che è l'estate quasi più calda di quella del 2003!

Non hanno detto però che i grafdici del Gestore dei Mercati Energetici http://www.mercatoelettrico.org/It/Default.aspx registrano ancora un picco minimo dei prezzi dell'energia elettrica proprio nelle ore centrali del giorno sia feriale che festivo, proprio quelle più calde e afose, che le centrali termoelettriche sono al minimo, che le importazioni di energia elettrica sono addirittura in diminuzione!!!!!!!!!!!!!!!
Di chi è il merito? Ovviamente delle vituperate fonti rinnovabili, in particolare del fotovoltaico! Sì quello accusato di pesare troppo sulle bollette! Quello che abbatte sia i consumi di casa che dell'Italia intera!!!
Come mai??!!!

Un grazie di cuore a chi ha scelto di mettere sul prorpio tetto un impianto fotovoltaico!!!
Giacomo Brogi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Italia seconda al mondo nella produzione di energia da fotovoltaico.

C'è qualcosa che non quadra.

Se nonostante il caldo i consumi dimininuiscono grazie al fotovoltaico (e alla crisi economica senza precedenti aggiungerei io..) ma come mai i prezzi dell'energia aumentano sempre di piu?

La storia si ripete.

Si danno incentivi pubblicia "casch" in un ottica di un risparmio futuro lungi da pervenire se mai perverrà.

Il fotovoltaico non mi sembra immune da questa sindrome, non a caso lo sviluppo maggiore c'è stato in Sicilia e Sardegna,
saranno anch due regioni tra le piu' soleggiate, ma sono anche da sempre, le piu foraggiate con aiuti di stato di vario genere.

Listarossoblu ha detto...

Grazie del commento, la risposta è facile e l'ho già scritto! I furbacchioni che hanno investito in centrali termoelettriche perdono fior di soldi durante le ore centrali della giornata, e per questo motivo recuperano nelle ore serali aumentandom il costo al kWh quando non c'è più ne sole ne i consumi delle industrie, uffici energivori.
L'autorità per l'energia se n'è accorta con un certo ritardo come al solito e sta indagando. Intanto le fasce serali delle tariffe biorarie non sono più convenienti come prima prorio a causa di questi aumenti inspiegabili con un normale raziocinio!

Poi c'è ua questione sottaciuta da tutti i Media, i sussidi pubblici alle fonti fossili e agli inceneritori sono più di 2 mld di euro solom in Italia, senza contare i costi ambientali e sociali delle emissioni di co2 e altri veleni appunto non conteggiati e non pagati dai petrolieri, A ciò si aggiungono i balzelli e accise varie accumulate negli decenni, non più giustificate e non produttive, sussidi ai consumatori energivori in caso di obbligo di distacco dalla rete pdurante i picchio, che non avviene mai e men che meno ora con la potenza fotovoltaica che c'è in rete. Gli incetivi alle rinnovabili generano da subito risparmio sia a livello locale che nazionale, come è evidente nei dati di Terna e hanno generato un mercato nuovo fatto di piccole e medie imprese con un grande indotto. Ora il mercato è maturo anche per lo sviluppo della ricerca nelle rinnovabili per aumentarne l'efficenza sia intrinseca che per aumentare l'autoconsumo.
La potenza fotovoltaica al sud è incentivata come da noi e al nord, ma è notevole al punto che a pasqua nelle ore centrali delle girnata la Sicilia ha consumato quasi esclusivamente l'energia ftovoltaica autoprodotta. Ora ci vuole un più efficiente collegamento attraverso un cavo sottomarino che possa portare più enrgia rinnovabile fatta anche di eolico dalla Sicilia al continente; Terna ci sta lavorando.
Giacomo Brogi