sabato 9 giugno 2012

Unione dei Comuni: Crespina se ne va

L'unione dei 15 comuni vacilla sotto le intenzioni della Giunta di Crespina di uscire dal cosiddetto Comunone di cui fa parte anche Ponsacco. Il Sindaco Thomas D'Addona afferma di pensare seriamente di uscire a seguito della legge regionale 68 del 2011 secondo cui dovranno essere associate all'interno dell'Unione ben sei funzioni tra cui la Polizia Municipale; insomma a Crespina temono di vedersi togliere la propria autonomia. Alla luce di questi fatti che se confermati dall'uscita di scena di Crespina, determineranno a nostro parere, la totale disfatta dell'unione valdera e la necessaria presa di coscienza da parte dei comuni che ne fanno parte, tra cui Ponsacco, che politicamente l'unione è da rivedere completamente per la sua utilità e funzioni.
Da tempo, come lista cvivica, denunciamo il pericolo di vedere snaturato il ruolo di indirizzo e di controllo del Comune di Ponsacco a favore di un più ampio potere che è accentrato a Pontedera, sede appunto dell'unione dei comuni. Fino ad oggi, l'amministrazione Ponsacchina ci ha sempre rassicurato che questo non sarebbe avvenuto e che 15 comuni insieme avrebbero determinato un miglioramento dei servizi anche a fronte di una riduzione dei costi degli stessi. Tutto questo non è avvenuto. Valuteremo se chiedere un consiglio comunale aperto per discutere del ruolo di Ponsacco all'interno dell'unione e del futuro stesso di questo ente.
vi terremo aggiornati

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno

L'unione dei comuni sono come quelle fabbriche costruite esclusivamente per raccogliere contributi pubblici.

Si prendono ghi incetivi che vengono riconosciuti agli enti che si associano.
Si creano strutture trasversali collocandoci altro personale improduttivo(zavorra per il paese)

Si crea una rete(che non costa nulla per chi amministra) di clientele politiche utilissime per raccogliere voti, ma deleteri per l'economia reale del paese.

E' questa la spirale perversa da interrompere, peccato che la formula sia applicata da destra, sinistra e centro.

Ma se dopo 20 anni ancora sono in vita gli enti inutili, davvero crediamo che ci sia la volontà di razionalizzare seriamente i costi della politica?

EMANUELE TURINI ha detto...

E' ufficiale, Crespina non fa più parte dei 15 comuni aderenti all'unione della Valdera. Non mancano gli attacchi da parte del PD provinciale e locale alla decisione presa dal comune di Crespina, ma non mancano neanche le condivisione alla scelta del sindaco D'Addona, come quella espressa dalla nostra lista civica e dalla federazione delle liste civiche della Valdera. Non si può far finta di niente, all'interno dell'unione c'è parecchio malcontento e questo perchè il nuovo ente, ha deluso le aspettative di molti. Riduzione di spesa, miglioramento della gestione associata dei servizi. Ma per alcuni l'unione sta indebolendo l'autonomia politica ed amministrativa di molti comuni. Chissà se anche Casciana Terme, che qualche mese fa attaccò l'unione dei comuni, non pensi di imitare Crespina.....