lunedì 13 settembre 2010

Il Biocomposter



Nella raccolta differenziata la prima regola è quella di separare il più possibile l’umido dal resto dei rifiuti, e questo non sta avvenendo con la raccolta dei rifiuti tramite i cassonetti seppure differenziati, perché non vengono usati correttamente nemmeno dalla grande distribuzione e dalle imprese commerciali e produttive!Con il porta a porta, invece, la separazione dell’umido dal secco avviene in maniera quasi perfetta e da la possibilità a chi gestisce la raccolta, di ottenere un ottimo compost molto ricercato dall’agricoltura, perché permette di ridare sostanza organica ai terreni impoveriti dai concimi chimici. Il pessimo compost di Geofor – Ecofor è buono solo per la discarica!
A Fucecchio da gennaio 2011 iniziano sia con il “porta a porta” che con la tariffa puntuale! In sostanza, relativamente alla parte variabile che è c.ca la metà dell’intera TIA, si paga solo ciò che non viene differenziato! Viene premiato con una bolletta più leggera chi differenzia, sia privati cittadini che imprese! Per noi grandi produttori di rifiuti indifferenziati sarebbe una vera e propria rivoluzione!
Anche il comune di Ponsacco da la possibilità di richiedere un biocomposter da 310 o 600 litri, che viene consegnato in comodato gratuito. Una volta registrato presso l’ufficio Geofor, si ha diritto ad uno sconto del 20% sulla parte variabile della TIA.Ovviamente bisogna usarlo e vi assicuro che non è difficile. Non è vero che puzza, non è vero che attira gli insetti ….!! Bisogna avere un giardino o meglio ancora un orto. Il fondo del biocomposter è aperto perché deve stare a contatto col terreno in modo che gli organismi naturali possano accedere a ciò che vi viene gettato! In pratica ingoia, anzi i microrganismi ingoiano e trasformano tutto, dal taglio del prato alle foglie, agli avanzi dei piatti, il composter sembra un pozzo senza fondo! Bisogna evitare di metterci ossa, lische, noccioli e ovviamente la plastica, nylon o la carta plastificata. Le bucce degli agrumi, in quanto spesse e trattate coi conservanti, devono essere sminuzzate così come i pezzetti di pane secco o le bucce di cocomero e melone, o i gusci delle uova, i rametti…. Il segreto più importante però è quello di bilanciare bene il carbonio con l’azoto. In pratica bisogna bilanciare l’umido degli avanzi dei piatti con le foglie secche mescolare e rivoltare bene. In sostanza la miscela non deve mai essere bagnata, altrimenti l’ossigenazione si ferma, marcisce e puzza, ma nemmeno asciutta, altrimenti si bloccano i processi di decomposizione. Si possono compostare anche le buste in Mater Bi, come quelle della Coop, ma è meglio tagliuzzarle. Con una semplice zanzariera si evita il formarsi di moscerini, e un peso sopra il tappo evita che un colpo di vento lo apra. Dopo c.ca sei mesi la parte bassa del composter è diventata terriccio e può essere utilizzata per fertilizzare il giardino e meglio ancora l’orticello, senza usare più fertilizzanti chimici e i relativi contenitori velenosi. La parte alta non ancora matura costituisce la base di partenza per un nuovo ciclo!!!
Giacomo Brogi

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