mercoledì 28 ottobre 2009

Quando i giovani non contano.

“Ci vogliono i giovani”, “dobbiamo dare spazio ai giovani” “i giovani sono il futuro”.
Queste sono alcune delle belle parole che spesso sentiamo dire ai politici nazionali e nostrani, che spesso si sciacquano la bocca con termini come: democrazia, partecipazione, diritto alla salute e al lavoro.
Viene da domandarsi: in concreto che cosa si sta facendo veramente per i giovani?
Sembrerebbe poco o nulla, visto che da una parte c’è chi si lamenta che i giovani sono mammoni e rimangono a casa con i propri genitori fino ai 30 anni, ma dall’altra si spingono al precariato continuo e alla non possibilità di progettarsi un futuro. Come si può pensare che una ragazza di 20 anni possa andare a vivere da sola, a staccarsi dalla famiglia se gli si nega prima il finanziamento per l’acquisto di una vettura da poco più di mille euro e poi un’altra finanziaria glielo concede solo ed esclusivamente mediante la firma, a garanzia, dei genitori.
Come fa un giovane inesperto a fare esperienza lavorativa se la maggior parte degli annunci vogliono personale già formato? E’ un cane che si morde la coda: non si ha esperienza e quindi non vieni assunto e allo stesso tempo ti viene negata la possibilità di fare esperienza in un certo settore.
C’è poi un abisso tra mondo della scuola e lavoro In Italia non c’è ancora la concezione di creare una formazione continua dello studente, con la possibilità di accrescere le proprie conoscenze in aziende, durante il periodo scolastico. E così accade che chi esce dalla scuola o dall' università si trova in un mondo del tutto sconosciuto, dove il diplomato o il laureato si presenterà sicuramente con un bagaglio teorico scientifico molto importante ma senza l’elemento più importante nel mondo del lavoro: la pratica.
In Germania ad esempio, ci sono scuole dove chi studia viene formato durante tutto il periodo scolastico, presso una azienda, che nella maggior parte dei casi gli riserverà un posto di lavoro a termine del percorso di studio; ma quelle sono altre mentalità.
Il Comune di Ponsacco ad esempio è riconosciuto come Agenzia Formativa, questo vuol dire che può ed in effetti lo fa, organizzare corsi di formazione. Si deve creare,però, un collegamento tra mondo della scuola: (istituti tecnici, licei, istituti professionali) e le aziende del territorio, ma non per far fare semplicemente le fotocopie ma per insegnare agli allievi un mestiere, per fargli capire e sviluppare le proprie potenzialità, le conoscenze acquisite sui banchi di scuola, per sapersi relazionare con gli altri e soprattutto per imparare a fissare un obiettivo e per raggiungerlo con profitto. Ma per far questo ci vuole un input da parte delle istituzioni ( Regioni, Provincie Comuni), comprese quelle scolastiche, delle associazioni di categoria: Confartigianato, Confcommercio ecc…

Il nostro Comune, anche nell’ambito dell’Unione dei Comuni, potrebbe attivare progetti volti a realizzare stage, tirocini, da spendere proprio nel settore della pubblica amministrazione.

Lo stesso servizio civile utilizzato anche dal nostro Comune dovrebbe servire per formare il giovane. Una pubblicità nazionale,definisce il servizio volontario come "il primo lavoro di un giovane".
Ma molti che hanno svolto questo servizio, lo raccontano come una esperienza negativa. Perche?
E’ utile ad esempio utilizzare un ragazzo di 20 anni per apparecchiare le tavole delle mense scolastiche? Sembrerebbe di no, se una volta terminato il servizio
(di solito della durata di un anno) il volontario non sa fare nulla e non ha in mano nessuna carta e competenza spendibile nel mondo del lavoro. Ecco allora che ad esempio si dovrebbero realizzare dei corsi di formazione per il volontario il rilascio di un attestato valido in tutta la Regione. Ad esempio per chi è stato impiegato alle mensa è utile il corso HACCP, indispensabile per chi vuole svolgere l’attività di somministrazione degli alimenti ( bar, pub, ristoranti, mense, negozi di alimentari).
Sempre a Ponsacco abbiamo la scuola Europea di formazione professionale con sede nel palazzo Valli. Un progetto che condividiamo, ma che ci lascia perplessi se ci poniamo una domanda: Quanti ragazzi e ragazze italiane del territorio hanno usufruito della scuola? Zero. Allora vuol dire che c’è qualcosa che non funzione, perché ci va bene e ci fa piacere che studenti stranieri vengano a Ponsacco per imparare ma non si può non coinvolgere i nostri giovani.
Abbiamo detto in campagna elettorale che sarebbe bello, avere in città una scuola di formazione nell’ambito del settore dell’artigianato, in particolar modo nel settore della lavorazione del legno e del design d’interni. Non c’è bisogno neanche di andare a cercare i docenti tanto lontano visto che a Ponsacco ci sono ancora ( ma si stanno estinguendo) bravi artigiani, maestri del legno.
Le nostre sono tutte proposte che rischiano di rimanere chiacchiere se non c’è un impegno comune di affrontare il problema in maniera sinergica e coordinata. Speriamo bene.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se è un lavoro ma comunque a me sembrerebbe una bella iniziativa e se realizzabile credo che le istituzioni e i cittadini sarebbero disposti a indennizzare il servizio svolto.

Si tratta di questo:
dal momento che le nostre Associazioni "Misericordia" e "Pubblica Assistenza" svolgono durante la settimana anche servizi notturni di reperebilità al 118, durante tali servizi molti volontari passano la notte insonne alla televisione o scherzare tra di loro nell'attesa della chiamata dall'emergenza che potrebbe anche non esserci, perchè non utilizzare queste persone per vigilare nelle strade di Ponsacco.
Si tratterebbe di deviare sul cellulare il numero da chiamare da parte del 118 prendere l'ambulanza e invece di rimanere in sede in attesa, girare le strade di Ponsacco.
Loro sono e rimangano Volontari al servizio del 118 ma nel frattempo potrebbero segnalare eventuali movimenti sospetti. Solo segnalare senza fare gli sceriffi magari in casi evidenti accendere la sirena ma mai scendere dall'ambulanza.

Una bella ronda a costo quasi zero, benzina dell'ambulanza..è una cazzata? io che ho fatto il volontario e fatto le notti mi sembra una bellissima idea un modo intelligente di impiegare la gente in attesa di un servizio.

mario ha detto...

Salve, caro anonimo, sono stato un volontario del soccorso anche io e credo che è bene che chi opera nel servizio 118 si occupi solo di quello.
Il volontariato non può diventare un lavoro e come tu saprai in quei momenti in cui si guarda la televisione o si parla un pò ci si rilassa anche. Non vorrei che ai volontari venisse dato un carico di lavoro ancora più impegnativo e di responsabilità. Ben diversa è la cosa di poter dare tale compito all'associazione carabinieri, che anche a Pontedera e vicopisano svolge il servizio di controllo del territorio.
ciao, mario

Anonimo ha detto...

Ciao Mario,

si(hai ragione), ci sono i preposti per cui il servizio lo devono fare i carabinieri o comunque gli addetti ai lavori.
Purtroppo i carabinieri lamentano tagli e dice che hanno difficoltà anche per la benzina.
I Comuni non hanno soldi e anche i carabinieri congedati per fare una convenzione con il comune chiedono soldi è tutta una cantilena cosi e a forza di dire ci deve pensare quello e quell'altro la gente ha sempre più paura ad uscire di casa.
Forse non mi sono spiegato bene, non si tratta di dare un ulteriore carico di lavoro, ma di girare un po per il paese senza alcun vincolo o onere ed eventualmente segnalare a chi di dovere.

Anzi ti dirò di più,io di giorno sensibilizzerei anche i postini i distributori di volantini, gli autisti della GEOFOR, insomma tutti coloro che per motivi di lavoro si trovino ad operare sul territorio.
Mario non hai capito, non si tratta di dare ulteriori responsabilità o mansioni si tratta di ripristinare quella solidarietà tra concittadini, che ormai si è persa e che rappresenta l'antido più efficente alla microcriminalità.

Ricordi quando si diceva il miglior parente è il vicino di casa?
Adesso invece il vicino di casa, non sappiamo neppure chi è, oppure come si diceva una volta con il vicino di casa siamo (per mani d'avvocato)e magari sospettiamo che sia stato proprio lui se ci sparisce qualcosa.

Anonimo ha detto...

I volontari che fanno il turno di notte, e mi sembra già tanto, il giorno dopo lavorano. Una cosa è stare in sede, potersi distendere un pò in attesa della chiamata mentre è diverso girare tutta la notte, magari d'inverno o sotto la pioggia, in ambulanza. La mattina devono essere sul posto di lavoro! Perchè non torni a fare il volontario, in una qualsiasi associazione, non potrai che essere ben accetto. Sai bene che più siamo, più facciamo!

Anonimo ha detto...

... A proposito di giovani che non trovano lavoro ed aggiungerei io anche di persone meno giovani che hanno perso un lavoro a tempo indeterminato, è successo e succede anche a Ponsacco e negli altri Comuni vicini, bisognerebbe che ci fosse meno ipocrisia da parte dei politici.
Il prossimo anno ci saranno le elezioni regionali in Toscana. Vedrete quante lettere ci arriveranno, di politici che chiedono il voto e ci dicono di quanto sia importante dare il nostro voto a quello o a quell'altro.
Quante promesse ci faranno... e poi per 5 anni non sentiremo più nulla.
Io sinceramente manco sapervo chi era il presidente della provincia di Pisa, ( lo rammentato tante volte quando ero in fila sulla superstrada) e poi mi è arrivata a giugno un bella letterina del presidente uscente che mi chideva il voto e mi diceva quante belle cose aveva fatto la sua amministrazione.
Il problema è che non c'è la volontà di ascoltare la gente se non fare finta di farlo in campagna elettorale.
Sono un cittadino di ponsacco, piovuto e che ha dato il suo voto alla lista rossoblu proprio perchè novità qui a Ponsacco. Forza, adesso mettetecela tutta e fate vedere ai politici quanto valete. Io sono con voi.

Alessio, 32 anni, operaio

Anonimo ha detto...

Buonasera, mi chiamo Daniele e lavoro in una ditta metalmeccanica della zona.
Le elezioni ci sono state a giugno e come dice Alessio, mio coetaneo, chi ha vinto si è gia accomodato sulla poltrona e vedo che ci sta anche parecchio bene.
I problemi ci sono sempre,proprio come avete scritto su un articolo, non è che sono spariti dopo le elezioni.
Si parla tanto di aiuto ai giovani, perchè il sindaco e la sua giunta non si riducono lo stipendio e con quello che avanza ci fanno qualche progetto sociale?

Anonimo ha detto...

Mi congratulo per la vostra assidua presenza agli eventi di Ponsacco, non ultima quella di ieri per la Celebrazione delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. Il paese va vissuto e ascoltato, non bisogna dormire per cinque anni, fare un pò di chiasso e chiedere il voto. Bisogna meritarselo! Ho visto anche che il sito del Pd locale è da luglio che tace. Si vede che va tutto bene!

Anonimo ha detto...

Ragazzi anche io nutro simpatia per voi, ma state attenti, cercheranno in tutti i modi di mettervi nel dimenticatoio, a destra e sinistra non si apprezzano molto i social network, anzi direi che un pò li temono per cui non vi sorprendete del silenzio del blog del Pd Ponsacchino.
Visto che siete riusciti ad avere un consigliere avranno sicuramente ricevuto direttive dall'alto di non darvi ulteriore visibilità.

Adesso agiranno sulle persone sugli esponenti della Lista, cercando di fare pressioni su parenti ed amici, sarebbe troppo pericoloso per loro arrivare alle prossime amministrative, con le nuove regole, ballottaggio incluso,ed avere a che fare con una forza politica non controllabile come voi.

Tenete duro non deludete i vostri elettori me incluso.

Anonimo ha detto...

Ragazzi ribellatevi, non vi chiedo di fare la rivoluzione ma di organizzarvi, fate un albo dei laureati senza lavoro,e di quelli che hanno un lavoro molto precario.

Fate una sezione in tutti i paesi e un coordinamento in ogni sede universitaria vedrete che avrete più iscitti dei sindacati confederali cgil-cisl-uil che con le loro divisioni interne, alimentate dalla politica, ormai riescono a malapena a difendere la loro nomenclatura anche li fatta di tante, troppe poltrone.