mercoledì 10 settembre 2008

Il Caso. L'edificio che piace a pochi.

Ci sono voluti diversi anni per portarlo a compimento ma poi alla fine l’imponente edificio rosa è stato finito.

Sarebbe dovuto essere un centro servizi con negozi e uffici, ma per adesso le attività commerciali che coraggiosamente sono state avviate sono solo due: un'ottica e una parafarmacia.

La prima non ha bisogno di presentazioni, rappresenta ormai un'istituzione del commercio locale; la seconda invece è una novità per la città. Purtroppo però, per le due socie che hanno deciso di avviare l’attività, sono nate serie difficoltà: un contenzioso tra costruttore ed un altro istituto di credito impedisce l’apertura della piazza dove dovrebbe spostarsi il nuovo mercato settimanale e dove si affaccia proprio la parafarmacia che così acquisterebbe maggiore visibilità, mentre adesso è praticamente nascosta.

Questo è il risultato dell’aver concesso i permessi per la costruzione di un immobile che a ragione di molti cittadini può essere definito il nostro “ mostro ecologico”. Anche diversi tecnici, lo hanno definito semplicemente: "brutto e poco funzionale" ma sembrerebbe piacere poco anche a chi vorrebbe un nuovo appartemento, perchè quelli venduti sono veramente pochi.

Insomma abbiamo (ed ormai ce lo teniamo) nel centro della città, un edificio che nel contesto urbanistico del paese proprio non si addice.

Consigliamo di riflette a coloro che si lamentano dell’impatto ambientale delle turbine eoliche posizionate a Gello.


22 commenti:

Anonimo ha detto...

per chi fa delle competenze la propria bandiera dovrebbe stare molto attento all'italiano:
- un quando è seguito da un sostantivo femminile vuole l'apostrofo: un'ottica; un'istituzione
- l'ultimo periodo è molto confuso e costruito in modo scorretto. Forse con meno condizionali...

EMANUELE TURINI ha detto...

caro anonimo. Mi sembra che tu ti arrampichi sugli specchi. Critichi noi di non sapere l'italiano ma tu scrivi:"un quando è seguito da un sostantivo femminile vuole l'apostrofo: un'ottica; un'istituzione"
Magari una virgola dopo "un" non guasterebbe visto che sembrerebbe il "quando" l'oggetto della discordia.
Ti ringraziamo comunque del tuo commento, perchè ci offre lo stimolo per continuare sulla strada che abbiamo deciso di percorrere.
Crediamo comunque che al cittadino interessi di più l'oggetto del post che non un apostrofo.
"Listarossoblu"

Anonimo ha detto...

Certamente, condivido che l'oggetto sia importante e che il palazzo sia un (senza apostrofo) obrobrio...ma chi si presenta dicendo: noi vogliamo competenze per governare, si governa con le competenze etc... deve perlomeno saper usare nel migliore dei modi la lingua italiana; altrimenti chi scriverà le delibere?

EMANUELE TURINI ha detto...

Fortunatamente costa meno modificare un post che risanare i danni provocati da un mostro edilizio. :)

Il post è stato modificato grazie ai consigli del nostro attento e accanito lettore anonimo.

Luca Arzilli

Anonimo ha detto...

Accanito?
Magari Anonimo è solo attento, affezionato...

Anonimo ha detto...

Caro anonimo...per lasciare certi commenti bisogna proprio essere privi di argomentazioni...come al solito la forma viene sempre prima della sostanza...Preferirei un pò più di pragmatismo amministrativo piuttosto che un sindaco dedito all'ars oratoria!

Anonimo ha detto...

Il primo e vero anonimo dice:
vedete ragazzi, il mio post non voleva ceto essere offensivo ma richiamarvi su un punto: non si può sbandierare le competenze come elemento chiave per risolvere i problemi e poi scivolare su un (senza apostrofo) e su un discorso senza capo ne coda. Non è coerente sbandierare titoli e controtitoli, dipartimenti e università e poi cadere su un'ortografia da prima elementare.
Per il resto la mia più grande simpatia per un gruppo di giovani che porta rinnovamento, ma accettate un consiglio da chi ormai è anziano: non contano le competenze per la politica ma la disponibilità all'ascolto e al dialogo, disponibilità che vuol dire: noi non siamo i più bravi e il resto è incompetente e sbaglia...la verità non sta neilibri e nei titoli di studio...e chi li sbandiera troppo finisce per cadere su un'(e qui lo metto volutamente) apostrofo.

EMANUELE TURINI ha detto...

Vede, nel suo ultimo commento lei ha commesso due errori:

1-Ha usato la parola "ceto" in un contesto semantico che non è pertinente.

2-Ha usato una parola che non esiste nel vocabolario italiano: "neilibri"

Non per questo io la considero sprovvisto/a di competenze linguistiche, ortografiche e sintattiche.

Questo per farle capire quanto futile e priva di sostanza sia la sua considerazione iniziale, oltre che non pertinente.

Che per la "vecchia politica" non contino le competenze è evidente. La politica è piena di incompetenti che hanno raggiunto in un modo o nell'altro posizioni di rilievo.

Sta proprio in questo punto la nostra missione di rinnovamento locale.

Per noi "CONTANO LE COMPETENZE PER LA POLITICA" ,soprattutto per la politica amministrativa, quella a contatto con le persone, e che non si appaga di considerazioni sui massimi sistemi che troppo spesso vengono utilizzate come un "latinorum donabbondiano moderno" al fine di disorientare il cittadino.

Luca Arzilli

Anonimo ha detto...

certo, ho lasciato anche un'apostrofo sbagliato e altri errori..ma io sono ignorante e con poke competenze e non pretendo di insegnare niente a nessuno, nè di criticare il mondo, se c'è una battaglia da portare avanti è quella contro la presunzione e la saccenteria tecnicistica..nn vi preoccupate non tornerò più a leggere..e correggere..nn ne vale la pena..

Anonimo ha detto...

Bellino davvero questo blog..Bravi!
Per l'argomento di questo post, era l'ora che si parlasse dell'ecomostro.
Tra lui e il bananone è la sagra dello scempio.
E dalle chiacchiere che girano x i bar di paese mi sà che c'ha da venirne fuori delle belle..Si salvi chi può!

Anonimo ha detto...

Vorrei dire alcune cose sull'edilizia a Ponsacco:
1- L'ecomostro stona con l'armonia di Ponsacco.
2- L'attuale amministazione ha gestito il piano urbanistico ereditato dalla precedente amministazione con notevoli difficolta.
3- Sul nuovo piano urbanistico presentato alla popolazione ci sono delle novità consistenti, esemio su tutte PRIMA SI URBANIZZA E POI SI COSTRUISCE!
Quindi invito tutti a porre suggerimenti e osservazioni al nuovo piano per evitare un'altro ecomostro

Anonimo ha detto...

sono Pienamente d'accordo con l'ultimo post. per questo sarebbe meglio partecipare all'incontro che l'ammoinistrazione comuale organizza per parlare del piano.
Martedì 16 Settembre 2008 ore 16.00
c/o SALA AUDIOVISIVI
DELLA MOSTRA DEL MOBILIO

Venerdì 19 Settembre 2008 ore 21.30
c/o CIRCOLO A.I.C.S., Via delle Rose - Le Melorie

Lunedì 22 Settembre 2008 ore 21.30
c/o Scuola Elementare Via 2 Giugno – Val di Cava

vediamo se riusciamo a capirci qualcosa perchè per quanto ne so ci sono diversi tecnici ( geometri e architetti) che sono scontenti del nuovo strumento urbanistico.

matteo

Anonimo ha detto...

Concordo che si debba prima urbanizzare e poi costruire..ma il problema è come lo si fa!
La scelta dell'ecomostro è fortemente sbagliata, seppur la zona fosse già urbanizzata!
Io me la ricordo com'era la zona prima della catastrofe:c'era molto verde,e credo che questo doveva essere fatto.Del buon verde pubblico,non speculazione.
Vorrei proprio una foto di quei nostri funzionari/amministratori che hanno dato il nulla osta x la realizzazione.
Visto che a livello comunale si procede per obiettivi,beh..questo era il classico obiettivo da non raggiungere..

Anonimo ha detto...

Prima del maialino non c'era del verde, c'erano solo dei campi abbandonati con l'erba alta 2 metri, piante infestanti, animali tipici delle zone abbandonate, il tutto in pieno centro, niente marciapiedi e niente illuminazione. Non sono un tecnico del settore dell'edilizia ma trattandosi di terreni murativi credo che per espropriare quell'area e farci un giardino o qualche struttura pubblica fossero necessari centinaia di migliaia di euro (o miliardi di lire a seconda del periodo). Detto questo non cambia il fatto che il tipo di intervento edilizio è assolutamente discutibile.

Anonimo ha detto...

Beh poteva essere convertita in agricola e successivamente espropriata ed adibita a verde..del resto è quello che prevede il nuovo piano urbanistico,tranne un'ultima fase di riconversione in murativa papabile per pochi eletti..
A parte questo,ci sono delle percentuali di verde da garantire in area urbana (x norma di legge)..vedi verde lì nell'arco di 200m?non preoccuparti non ne vedrai..più.
Ma si poteva fare molto altro..

Anonimo ha detto...

premetto di non essere molto felice di interloquire con un anonimo. almento un nome in fondo per sapere con chi si parla sarebbe giusto e corretto.
io come cittadino e nonno di due nipotini che fra l'altro abita vicino alla coop, quando li voglio portare ai giochi vado ai giardini alla rinascita. Sentendo cosa dice l'anonimo sebrerebbe che vicino a quella struttura orrenda ci sia un grande giardino. Non me ne sono mai accorto. Ci farà più attenzione.
Roberto M

Anonimo ha detto...

riflessioni interessanti, a parte gli apostrofi, proviamo a chiederci: quando e perchè è stato costruito, chi ha deliberato le varianti, chi ci ha guadagnato. Se la cittadinanza non ci ha guadagnato a chi è servito?

Anonimo ha detto...

riflessioni interessanti, a parte gli apostrofi, proviamo a chiederci: quando e perchè è stato costruito, chi ha deliberato le varianti, chi ci ha guadagnato. Se la cittadinanza non ci ha guadagnato a chi è servito?

Intanto, restando la premessa fatta che l'intervento è assai discutibile, proviamo a guardare il progetto nel suo complesso. Sul retro del maialino c'è una grande piazza attrezzata secondo le vigenti leggi sanitarie e di sicurezza che- si narra- verrà usata per spostare il mercato e negli altri giorni servirà come parcheggio pubblico.
A vederla sembra una piazza molto grande, anche se non saprei dire quanti posti auto può garantire, ma mi sembra un bell'aiuto anche ai negozi del corso e non solo a quelli della galleria, alle banche, agli studi professionali ecc ecc.

Anonimo ha detto...

Per Roberto M

in effetti con tutti gli anonimi ci si confonde abbastanza, sarà che alla mia veneranda età i blog sono una novità... ma hai perfettamente ragione, aggiungere il nome costa davvero poco.

Se il post al quale ti riferisci era il mio forse non mi sono spiegato bene, non intendevo dire che c'è un giardino, volevo solo dire che per anni al posto dell'edificio ci sono stati dei terreni incolti ed abbandonati e non un parco dove si poteva andare a giocare con i nipotini.

Luigi N.

L'omone ha detto...

Per un attimo lasciate stare la politica e guardate quel palazzone con i vostri occhi. E' davvero più brutto di tutto ciò che ci si trova sulla destra proseguendo verso Via Nazario Sauro? O delle case scalcinate che mi sembra siano ancora presenti in abbondanza nel Corso? Di nuovi edifici come quello ce ne fossero!
Che poi ci siano magagne o problemi contrattuali che non ne permettono il decollo è un altro problema, e su questo le varie forze politiche dovrebbero concentrarsi!

Anonimo ha detto...

caro omone è proprio vero che non è bello ciò che è bello ma ciò che piace.

chiara ha detto...

ora rimane corraggiosamente solo il simonelli, visto che la parafarmacia è andata da un altra parte. Il contenzioso tra Comune e futura immobiliare arriverà mai al termine?