sabato 13 settembre 2008

Cooperazione sociale e assistenza agli anziani. Quale politica adottare?

Oggi, Sabato 13 settembre, l'associazione RossoBlu ha partecipato ad un convegno organizzato per il decimo anno di fondazione della Cooperativa Sociale S.p.e.s., che gestisce la Residenza Sanitaria Assistita R.S.A. Villa Sorriso, in collaborazione con la Misericordia di Pontedera.


Nell’Auditorium del Museo Piaggio abbiamo così assistito alla conferenza di presentazione delle attività della Cooperativa Sociale. Si tratta di una cooperativa basata sui valori cristiani della Carità e del Volontariato, nata sul modello del Movimento dei Focolarini, creato da Chiara Lubich nel 1943.


La cooperativa sociale è gestita al 98% da donne e si occupa dei servizi di assistenza agli anziani. Punti chiave dello statuto del consorzio sono l’attenzione alle esigenze degli anziani (considerati e valorizzati in quanto risorse e pozzi di sapienza per le nuove generazioni), e il forte richiamo al volontariato.


Tra le varie voci che abbiamo ascoltato riportiamo le più significative:

La testimonianza di Alberto Manfredi, ingegnere della Piaggio per 33 anni, che una volta raggiunta la pensione è entrato nella Cooperativa come socio volontario insieme alla moglie; le parole della presidentessa della Cooperativa Sociale, che ha sottolineato l’attenzione verso gli anziani resa migliore da un ottimo sistema di gestione della cooperativa, ed infine Luigino Bruni, professore associato di Economia Politica all’Università Bicocca di Milano, allievo e discepolo di Chiara Lubich, che ha presentato il tema dell’ “Economia di Comunione”. Con questo termine si indicano quei sistemi di gestione che si basano essenzialmente sui principi di Reciprocità e Gratuità: si parla di reciprocità nelle Comunità Cristiane dei Focolarini e di Taizè, dove non ci sono differenze tra chi dà e chi riceve, ma tutti danno qualcosa e tutti ricevono, spesso in maniera simultanea. Riprendendo invece i Francescani del Medioevo, si definisce l'atto di gratuità come qualcosa che non ha prezzo, o meglio che ha un valore infinito per essere ricompensato in denaro.


Questo incontro ci offre così lo spunto per affrontare il problema degli anziani e dalla gestione delle R.S.A. presente a Ponsacco.

La Casa di Riposo Giampieri, struttura gestita della Parrocchia tramite un Consiglio di Amministrazione, necessita di un rimodernamento strutturale ed interno, per essere più accogliente e confortevole. 

Per far fronte a tutto ciò, però, il C.d.A. ha dovuto fare appello alla buona volontà degli artigiani ponsacchini, dato che in molti anni non sono mai stati trovati punti di accordo e di contatto con le varie amministrazioni comunali.

Vogliamo esprimere il nostro scetticismo riguardo alla costruzione dell’R.S.A. comunale nella zona Coop, e questo per diversi motivi: 

  • Era il caso di iniziare una costruzione così costosa e lunga?
  • Non era possibile trovare accordi con la Parrocchia per il rimodernamento della struttura presente e, permetteteci di dire, ben funzionante? 
Forse la zona della Coop non è la più adatta per accogliere ( anche se per brevi periodi) degli anziani. 

Il progetto per la costruzione non avrebbe dovuto presentare una data di inizio ed una di fine ben chiare e visibili a tutti? Sono anni che passando di lì vediamo questa struttura gigantesca in fase di costruzione; ogni tanto ci sono gli operai, poi la ditta fallisce e si passa ad un’altra e così via.

Ma "non è più il tempo che Berta Filava", dicevano i nostri nonni. Quanto tempo dovremo ancora aspettare prima di veder portato a compimento questo edificio?

Ai cittadini l’ardua sentenza…


Benedetta Venagli

Coordinatrice per le Politiche sociali e il volontariato dell' Associazione Rossoblu

6 commenti:

Anonimo ha detto...

La RSA non è comunale, è una struttura della ASL 6.
Progetto, costi di realizzazione e gare d'appalto sono state a carico dell'azienda sanitaria così come lo sarà la scelta e il costo della gestione.

EMANUELE TURINI ha detto...

La RSA nasce da un accordo tra:

1-SDS VALDERA
2-ASL 5
3-COMUNE DI PONSACCO

Tra le clausole essenziali dell'accordo risulta la seguente:

Contributo di € 47.700 da parte del comune di Ponsacco conformemente alla
delibera assunta nel momento della progettazione originaria.

Riporto la fonte:

http://www.sdsvaldera.it/matita_allegati/pdf/DeliberaGiunta%205-2007.pdf

Anonimo ha detto...

Anonimo,la ASL & è di Palermo,Sicilia....

Anonimo ha detto...

Anonimo la ASL 6 è di Palermo,Sicilia..

Anonimo ha detto...

Per gabriele... a parte che la ASL 6 a noi più vicina è quella di Livorno :-) direi che il punto centrale del post voleva essere altro. Può dirsi comunale una struttura in cui il nostro comune ha investito 48 mila euro (la metà del valore di un monolocale a Ponsacco) a fronte di una spesa che tra progettazione, costruzione, arredi e attrezzature costerà, a fine della giostra, almeno 20 volte di più?
Se con una cifra tanto modesta il sindaco ha acquisito al patrimonio del comune l'immobile di cui stiamo parlando direi che ha fatto un buon affare!
Solo che gli ospiti della residenza saranno accolti in base ad una graduatoria territoriale in cui l'essere residenti nel comune di ponsacco nn costituisce titolo di punteggio.

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare alla responsabile politica della Associazione Rossoblu che in italia la burocrazia frena qualsiasi cosa.
La struttura della futura RSA è a questo punto perchè la ditta che aveva preso in carico la costruzione dell'edificio è fallita e l'anno scorso è subentrata un'altra con tutte le procedure a norma di legge esistenti.
Credo che il comune si sia comportato seguendo la legge altrimenti gli assessori e i tecnici competenti li vedremo non al loro posto.
Un'altra precisazione doverosa, la futura RSA, oltre che ospitare gli allogi per gli anziani, sarà sede della riabilitazione e del poliambulatorio.
Sono d'accordo che tutte le strutture che operano nel sociale devono essere aiutate e sostenute perchè grazie al cielo in italia e nel nostro piccolo paese il volontariato sociale è fortemente presente e dobbiamo aiutarlo per non perdere questo patrimonio.