martedì 3 febbraio 2015

Aumento della % di indifferenziato

Ponsacco è un comune riciclone ufficialmente premiato da Legambiente e ciò è stato possibile al sistema di raccolta porta a porta dei cd rifiuti, alla stazione ecologica informatizzata, ai biocomposter di privati cittadini attenti sparsi sul territorio comunale, arrivando da un misero c.ca 35% all'82% in poco più di un anno.
Da oltre l'80% siamo scesi l'anno scorso a c.ca il 77% e questo può essere fisiologico anche se un po' eccessivo. L'aver tolto finalmente le campane blu del multimateriale leggero da novembre 2014 e la raccolta separata del vetro, seppure con le campane verdi, dovrebbero rialzare sia la % di raccolta differenziata e che la qualità del differenziato, ovvero la % del materiale differenziato che è mandato al riciclo effettivo sul mercato delle materie prime secondarie in concorrenza con le stesse materie vergini, che provengono dall'estero. 

E' notizia di questi gg, ma si è potuto vedere anche di persona, che i nuovi cestini pubblici differenziati e fatti totalmente in materiale di seconda vita sono usati come quelli che c'erano prima e che erano solo indifferenziati. Ciò comporta che tutto il loro contenuto va nell'indifferenziato nonostante l'ottima iniziativa dell'ass. all'Ambiente Emanuele Turini. Questo è il segno che ancora non tutti sono entrati nella mentalità di minimizzare l'indifferenziato. Con la nuova amministrazione comunque i controlli sono puntuali e sono sboccati in un bel numero di sanzioni, mai visto prima.

Voglio dire che più indifferenziato si produce e più si paga. Per di più dal I° sett 2014, siccome la Belvedere non ha fatto l'impianto di stabilizzazione dell'indifferenziato, questo, giustamente, prima di essere buttato nella discarica di Peccioli deve essere depurato dalla frazione organica a Massa o a Grosseto. Dico giustamente, perché l'organico che arriva nella discarica produce il pericolosissimo percolato e emissioni di metano, molto più climalterante della co2.
Ciò ovviamente comporta un aumento ulteriore del costo dell'indifferenziato, già aumentato per legge, il cui prezzo a tonnellata è aumentato del 52%, a cui bisogna aggiungere l'aumento delle tonnellate prodotte di indifferenziato che è di c.ca il 15%.

E meno male che c'è il pap dal 2011 altrimenti ora saremmo in estrema difficoltà, come Pontedera, ma anche Pisa, che comunque almeno fino ad oggi traggono profitto dalle loro discariche e inceneritori.

Noi dobbiamo e possiamo fare ancora meglio in attesa della tariffa puntuale che faccia pagare di più a chi produce più indifferenziato.
Giacomo Brogi

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