Ponsacco e la qualità
della vita
Per anni a Ponsacco si è costruito tanto e male ed oggi con
il progetto Quality life si vuole continuare a costruire senza tener conto che
ci sono centinaia di abitazioni sfitte, incompiute e invendute. La lista Rossoblu punta come ormai è risaputo
alla riqualificazione urbana, alla riconversione dei vecchi opifici, alla
trasformazione delle case bottega, ad interventi sugli involucri edilizi
esistenti al fine di migliorarli dal punto di vista estetico, funzionale, energetico. A Ponsacco si è costruito tanto e male, lo
ribadiamo ancora, perché il concetto venga assimilato bene: hanno costruito
città dormitorio senza servizi, incuranti della crescita demografica di
Ponsacco e così nel giro di pochi decenni siamo arrivati al collasso del
depuratore cittadino, alla carenza strutturale di scuole, alla mancanza in
alcuni casi di opere di urbanizzazione come fognature, illuminazione ecc… La
qualità della vita in un paese come il nostro si misura senz’altro nella
necessità di garantire quei servizi essenziali come la scuola, il trasporto
pubblico, la mensa, la pulizia di strade e la loro sistemazione, la cura del
territorio, la lotta al degrado e alle barriere sociali. La qualità della vita
si misura anche attuando una politica urbanistica-ambientale tale da garantire la
funzionalità e l’estetica di un opera ( cosa che non è stata fatta con il
palazzone rosa in via Rospicciano) affinchè il nuovo si integri bene con
l’esistente. Quando si parla di qualità della vita si intende anche la capacità
di un Ponsacchino di raggiungere comodamente, in piena sicurezza, i servizi a
lui offerti: municipio, scuole, biblioteca, ASL, spazi pubblici ecc.. ; se ci
si guarda in giro si capisce che per chi abita ad esempio in Val di Cava non è
affatto semplice muoversi ( senza prendere l’auto) per venire in centro, ma non
lo è neanche per chi abita in via Gramsci o in via Traversa Livornese dove in
alcuni casi la mancanza di piste ciclabili o la presenza di marciapiedi
disconnessi o ancora le auto parcheggiate selvaggiamente, rendono difficile il
percorso con una carrozzina. La qualità della vita si misura anche dal
benessere che si ha vivendo nel nostro paese e in questo senso si parla della
qualità dell’aria e della salubrità dell’ambiente in cui si abita: presenza di
alberi e di verde che contribuisce a produrre ossigeno, a limitare l’effetto di
calore prodotto dal cemento e dall’asfalto, la lontananza da inquinamento
elettromagnetico prodotto dai ripetitori, l’assenza di inceneritori di rifiuti
e di aziende insalubri. Noi ci battiamo
per tutto questo.
L’importanza degli alberi per migliorare la
qualità della vita
Di asfalto
ne è stato steso tanto, per non parlare del cemento, che a parte gli oneri di
urbanizzazione ( che avrebbe dovuto consentire di investire sul territorio) poi
genera per sempre spese per lo spazzamento, per la raccolta dei cd rifiuti, per
l'illuminazione, per la fornitura e depurazione delle acque, che in gran parte
paghiamo noi!! Ma questo non è tutto, perché allo stesso tempo si perde in modo
irreversibile il terreno fertile che tra le altre cose anche quando c'è solo
l'erba assorbe la co2. Tale perdita, al di là del danno in se, comporta una
elevata e pericolosissima impermeabilizzazione con in più l'espandersi dell'effetto isola di calore. In
questi giorni l'effetto isola di calore lo si è visto con la nevicata che è
arrivata alle porte di Firenze e lì si è fermata, perché l'ondata di freddo non
era sufficiente a sconfiggere il calore dell'asfalto, cemento e mattoni della
città, ben riscaldate dal traffico, dalle emissioni dei riscaldamenti e dalle
dispersioni di muri, tetti e finestre (lo dice Maracchi)! Se d'inverno tale
effetto evita nelle città densamente abitate che la neve faccia presa al suolo,
d'estate, invece, contribuisce a far ribollire case e uffici con l'aggiunta
dello scambio di calore dei climatizzatori accesi giorno e notte! Un rimedio a
tutto ciò sono gli alberi che con la loro ombra evitano il ribollire sotto il
sole cocente di asfalto e cemento. Dal 16 febbraio di quest'anno c'è una legge
che prevede l'obbligo di piantare un albero per ogni nato nei comuni con più di
15.000 abitanti!
Noi abbiamo
già chiesto l'applicazione di una legge di qualche anno fa, che chiedeva a
tutti i comuni la stessa cosa, ottenendo come risposta che il Paco di Kyoto bastava
e avanzava!
Lasciamo perdere lo stato del Parco di Kyoto (è sotto gli occhi di tutti) Noi Rossoblu
chiediamo di mettere in pratica questa legge per poi monitorarla subito il 21
novembre quando ci sarà la festa
dell'albero.
Zona industriale verde!
C'è ad
esempio un'intera zona industriale con tanto cemento e asfalto che fa ribollire
mezza Ponsacco, ma anche con tante aiole che hanno lo spazio più che
sufficiente per farci crescere bene fronzuti alberi da alto fusto sempre verdi
e/o cedui. Noi presseremo e controlleremo e se per “miracolo” piantassero degli
alberi da subito, beh vedremo se poi li curano o li lasciano morire . Questa
volta non ci sarebbero dubbi come appunto sul parco di Kyoto. La Coop, per
esempio, l'anno scorso ha piantato i lecci nel nuovo parcheggio, e persino loro
non hanno pensato che almeno per il primo anno o due andavano annaffiati,
infatti sono quasi tutti seccati già dalla fine dell'estate. La lista Rossoblu
dal 2008 si batte per una Ponsacco migliore dal punto di vista della qualità
della vita perché il Ponsacchino deve tornare ad essere il punto di riferimento
del paese.
3 commenti:
buongiorno non centra nulla però visto che parlate di ambiente volevo sapere come mai l'assessore all'ambiente del comune di Ponsacco è candidata al parlamento con Ingroia che a quanto ho capito non vede di buon occhio il PD e la stessa fa parte di una coalizione ponsacchina a maggioranza PD.
Caro Anonimo quella che tu poni è una domanda che devi fare ai diretti interessati e non certo a noi.
Facciamo domande a chi forse può rispondere: se s'aspetta che ci informino quelli là, che NOI abbiamo votato, si sta freschi! Vogliono solo poltrone sempre più comode.
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