mercoledì 6 aprile 2011

referendum 12 e 13 giugno

Cari Concittatini, quanti di voi sanno che il 12 e 13 giugno in tutta ITALIA e quindi anche a PONSACCO, gli elettori saranno chiamati al voto per esprimersi su 3 quesiti referendari: NUCLEARE, ACQUA, LEGITTIMO IMPEDIMENTO? La domanda è retorica, pochi, ovviamente. Il motivo di questa "ignoranza" è dovuta al fatto che nessuno ci dice queste cose con l'obiettivo di impedire che la gente vada a votare e decida democraticamente se è giusto o sbagliato che l'acqua diventi un bene privato, se è altrettanto giusto oppure no che le Regioni italiane e quindi anche la Toscana possano ospitare una centrale nucleare e poi ultimo quesito il legittimo impedimento. Gli elettori ROSSOBLU, conoscono bene le idee della lista in termini ambientali e quindi sanno che siamo a favore del porta a porta come strumento necessario ad aumentare la raccolta differenziata, a non pagare più l'ecotassa che si riversa sulle tasche dei cittadini e con l'obiettivo di pagare meno la bolletta perchè si porteranno meno rifiuti in discarica e noi abbiamo anche un progetto: arrivare alla tariffa puntuale, cioè fare pagare meno il cittadino che differenzia di più e che attua comportamenti virtuosi e penalizzare invece quello che non lo fa. Questi obiettivi li abbiamo condivisti con i nostri elettori presentando il programma elettorale 2009; chi condivide le idee della lista civica sa bene che tra i progetti presentati alle elezioni comunali c'è anche l'installazione sulle coperture degli edifici comunali, comprese le scuole dei pannelli fotovolatici e questo per ridurre in modo significativo il costo in bolletta dell'energia elettrica; un costo complessivo molto esoso che incide negativamente sulle voci in bilancio. Stiamo lavorano, in commissione congiunta Ambiente- Urbanistica alla redazione di un regolamento sulla bioedilizia e condividiamo il percorso intrapreso dall'amministrazione comunale di avviare le varianti al regolamento urbanistico e al piano strutturale. In campagna elettorale il piano urbanistico fu molto discusso dai tecnici, ma anche dai vari partiti e dalla nostroa lista civica che chiedeva essenzialmente una cosa: rivedere questo strumento urbanistico e non gettarlo via come proponeva qualcun altro, per consentire il recupero edilizio, il cambio di destinazione d'uso delle case bottega, il recupero dei vecchi opifici; insomma in una parola sola " riconversione" che vuol dire anche combattere il degrado ( pensate ai vecchi capannoni abbandonati). Ci siamo battuti e continueremo a farlo, contro gli inceneritori che siano fatti a Gello come a Peccioli e perchè vengano prese in considerazione le alternative che ci sono e che sono state messe nero su bianco dal coordinamento per la corretta gestione dei rifiuti Valdera. Fatte tutte queste premesse, risulta più chiaro capire quale è la posizione della lista civica in relazione ai quesiti referendari: NO al NUCLEARE; NO alla privatizzazione dell'acqua che deve rimanere bene comune; per quanto riguarda il terzo quesito referendario: il legittimo impedimento, questione politica sulla quale come lista civica non vogliamo entrare, lasciamo invece ad ognuno la libertà di decidere come meglio crede. Una cosa, però la vogliamo dire: ANDIAMO a VOTARE perchè è un nostro DIRITTO.
VOTA SI PER DIRE NO AL NUCLEARE; VOTA SI PER DIRE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ammetto la mia ignoranza in merito alla questione dell'acqua e vorrei solo saper quale sia la differenza tra una gestione privata e quella fatta da Acque che, da S.p.A., ha come scopo il raggiungimento di un utile di esercizio. Non è che fosse magari più pubblica quando era il Comune il diretto fornitore di questo bene primario? Ringrazio per l'eventuale risposta.

Listarossoblu ha detto...

Tornare alla gestione dei comuni è antieconomico di sicuro e ormai impossibile.
E' bene che rimanga il controllo pubblico (Acque S.p.A è una società mista, 55% pubblica e 45% privata), perché dalle privatizzazioni che ci sono state in Italia son derivati aumenti a due cifre delle bollette, sorgenti seccate e persino pochissimi investimenti, vedi le vicende di acqua latina, di Arezzo e non solo. Col privato e la libera iniziativa si contrasta male in caso di aumenti stratosferici o sfruttamenti eccessivi delle risorse idriche. Il privato giustamente persegue esclusivamente il profitto e questo mal si concilia con un bene pubblico per natura. Poi incombe il pericolo delle mulitinazionali dell'acqua con cui è impossibile trattare. Finalmente in molti preferiscono l'acqua di rubinetto a quella del supermercato evitando tonnellate di bottiglie di plastica da riciclare, evitando tonnellate di co2 scaricate nell'aria, e per di più realizzando notevoli risparmi di spesa familiare, importantissimi nell'attuale situazione di crisi economica! Non conviene rischiare, è meglio perfezionare la situazione attuale.
A parte tutto è necessario tenere ben presente tutti i giorni e per tutte le volte che ne abbiamo bisogno che l'acqua è un bene preziosissimo e ogni spreco è un peccato!!!
Giacomo Brogi