lunedì 29 novembre 2010

L’inceneritore di Gello? Esiste l’alternativa


Il 20 e 21 novembre a Capannori, provincia di Lucca, patrocinato dallo stesso comune, si è svolta il seminario “Rifiuti Zero” “Passi concreti verso Rifiuti Zero”.
Già dal titolo si capisce subito di che pasta sono gli amministratori del comune di Capannori a partire dal Sindaco: il primo comune italiano ad aderire al movimento internazionale Rifiuti Zero, nello scetticismo generale, per non dire peggio. Questa scelta è nata dall’opposizione alla costruzione del solito inceneritore, come se non ce ne fossero già abbastanza. E’ stata una scelta che è nata anche dal passaggio dalla logica inceneritorista, pericolosa per la salute, per l’ambiente e antieconomica, a quella del recupero delle materie prime secondarie. Grazie a quel NO all’inceneritore il comune di Capannori con i suoi 46.000 abitanti sparsi su un territorio estesissimo e pieno di piccole frazioni ha raggiunto circa l’82% di raccolta differenziata e si sta avviando alla tariffa puntuale, con ancora maggiori risparmi economici sia per il comune che per i cittadini, semplicemente perché ogni cittadino paga solo la spazzatura che non differenzia! Non bisogna credere a chi dice che il porta a porta è più costoso; è solo una questione di volontà politica! Se viene fatto sul serio, e con l'obbiettivo della tariffa puntuale, in un anno si raddoppia la percentuale di raccolta differenziata! IL PD DELLA VERSILIA CREDE A RIFIUTI ZERO DOPO I DISASTRI AMBIENTALI ECONOMICI E SANITARI DELL'INCENERITORE DI MASSA!La strategia rifiuti zero, dicono a Capannori, non è un obbiettivo, ma un percorso continuo a cui tendere col porta a porta e con la ricerca scientifica. A Capannori c’è anche il centro di ricerche, il primo a livello nazionale, che studia come ridurre al minimo la frazione residua, cioè l’indifferenziato che avanza dalla raccolta differenziata a Capannori solo c.ca il 18%!! Il Centro di ricerca da anche indicazioni all’industria su come progettare o meglio riprogettare i prodotti affinché siano poi facilmente riciclabili e/o riusabili, riparabili. Scriveranno ad una famosa multinazionale che le sue cialde per le macchine da caffè non sono riciclabili, sono insostenibili e quindi devono essere riprogettate!
Alla conferenza c'erano anche i titolari della Greenfluff di Arese (MI). Dopo aver raccontato la loro esperienza nata e cresciuta tra mille difficoltà burocratiche e non solo, hanno detto che dal car fluff, ovvero quel pericolosissimo 30% del peso delle auto che i demolitori buttano in discarica e che Ecofor vuole bruciare a Gello, con il mega inceneritore da 120 mila tonnellate, loro riescono come minimo a recuperare un ulteriore 70 - 80% di metalli, plastiche e spugne. TALI MATERIALI LI RIVENDONO SUL MERCATO FACENDO UTILI AMBIENTALMENTE SOSTENIBILI ANCHE IN TEMPI DI CRISI. Tutta la sala è scoppiata in un applauso scrosciante e lunghissimo, anche commovente!
Lo sapevate che gli sprechi della filiera agroalimentare, dall'agricoltura alla grande distribuzione, sarebbero in grado di sfamare 44 milioni di italiani? ... e che oltre ad essere moralmente scandalosi, diventano rifiuti da smaltire! Lo dice Last Minute Market!
Gli amministratori di Capannori non smettono mai di sorprendere! Durante la conferenza hanno inaugurato la compostiera automatica Svedese Jorako, progettata per il compostaggio locale collettivo. Il funzionamento è tanto semplice quanto efficace. L’organico della mensa comunale, introdotto in un apposito cassetto, viene mescolato continuamente e in leggera depressione, con aggiunta di un po’ di aria, per 20 gg. Dopo tale periodo, il risultato viene automaticamente trasferito nel secondo stadio dove viene tenuto a maturare per altri 20 gg. In sostanza il compost si forma in soli 40 gg A CICLO CONTINUO! Il comune di Capannori, per i soliti motivi burocratici, per ora lo potrà utilizzare per fertilizzare i giardini pubblici. Hanno regalato alcuni sacchettini in Mater-Bi di compost. Voi, invece l'avete mai visto il compost di Geofor???
Giacomo Brogi

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