lunedì 17 maggio 2010

Evoluzione energetica di una casa degli anni sessanta!




Ho spesso detto che le case costruite negli anni ’60, ’70 e 80, soprattutto quelle degli anni ’70 e ’80 che non hanno più nemmeno lo spessore dei muri perimetrali, ma pilastri e colonne di cemento armato ben in vista o appena intonacati, hanno una tale pessima efficienza energetica che dovrebbero essere demolite e rifatte. La pessima efficienza energetica si esprime in kWh/mq annuo; per tali abitazioni sono necessari c.ca 160 – 250 kWh/mq annuo calpestabile oppure 16 – 25 litri di gasolio o mc di metano, per riscaldarli durante l’inverno, senza considerare l’energia necessaria a raffreddarli d’estate, che non è poca visto che bollono letteralmente! Ebbene questi sono i dati ufficiali che ho riscontrato proprio sulla abitazione in cui sono nato e cresciuto; senza la caldaia a legna che riscaldava anche l'acqua sanitaria, arrivava a consumare c.ca 25 mc o litri/mq di metano all’anno, e nei mesi più rigidi la temperatura ambiente non superava mai i 16°C! Tale pessimo rendimento era dovuto al fatto che nei primi anni ’60 in cui venne costruita, l’energia costava pochissimo e quindi si poteva costruire senza che solaio e tetto avessero nessuna coibentazione o spessore e gli infissi nessuna guarnizione e vetri doppi, per di più con i soffitti delle stanze a 3 m, tanto c’era una potentissima caldaia a gasolio che faceva bollire i termosifoni e compensava ampiamente le deficienze energetiche strutturali! Da una parte è stato meglio così perché in quegli anni veniva usato l’amianto come coibentate! Dall’altra è stato bello constatare quanto l’efficienza cresceva nel tempo mano a mano che venivano fatte migliorie energetiche molte delle quali col semplice fai da te! Infatti, nonostante il sempre minor ricorso alla caldaia a legna, soddisfazione e rendimenti crescevano a vista d’occhio, mano a mano che gli infissi venivano modificati per inserirvi vetri doppi e guarnizioni, mano a mano che le tavelle del solaio della soffitta venivano ricoperte e pressoché sigillate con pannelli di polistirolo spessi 10 cm fino quasi a pareggiare lo spessore del trave, così come poi le tavelle del tetto dalla parte della soffitta, mano a mano che anche uno strato di lana di vetro spessa 6cm ricopriva sia i pannelli di polistirolo che i travi del solaio (v. foto)! Solo con quegli interventi fatti a scappa tempo e anche molto economici, senza più nemmeno la caldaia a legna, il consumo da c.ca 25 mc o litri è sceso a c.ca 8 e la temperatura ambiente è arrivata a 19 - 20°C uniformi 24h su 24, tutti i giorni, con caldaia a 50°C! Grazie al contributo regionale del 20% che ci ha incentivato ad installare pannelli solari termici (Luglio 2005) per acqua sanitaria, lavatrice e lavastoviglie, grazie infine alla detrazione del 55% che ci ha dato la possibilità di ristrutturare tutte le vecchie facciate (v. foto) applicandoci sopra un bel cappotto dello spessore di 4 cm (novembre 2008), il fabbisogno complessivo per riscaldare la casa, (non c’è climatizzazione estiva, anche in quei pochi giorni di vero e proprio caldo torrido la temp. interna non supera i 28 -29°C, e basta aerare la mattina presto per stare discretamente) è sceso a 60 - 65 kWh/mq annuo cioè a 6 - 6,5 mc o litri di gasolio al mq annuo, in perfetta classe C! Tutto ciò senza considerare l’impianto ftv da 2,47 kWp orientato a ovest (ottobre 2007) che producendo 2.700 kWh all’anno copre abbondantemente il consumo annuale di elettricità! Una casa progettata, correttamente orientata a sud e costruita secondo le migliori tecniche di efficienza energetica ha costi di costruzione superiori del 20%, ma costi di gestione negli anni bassissimi e contribuisce tantissimo ad abbassare la nostra impronta ecologica perché i consumi scendono sotto i 3 litri!!!! Teniamo presente che i consumi energetici delle abitazioni incidono c.ca per il 40% sulle emissioni complessive di co2!
Giacomo Brogi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera, seguo con molto interesse questo blog anche perchè ricco di informazioni e spunti su cui riflettere. A proposito di energia da fotovoltaico, vorrei sapere se ci sono particolari vincoli per poter metterere dei pannelli anche a Ponsacco. Ho letto ad esempio che a Pontedere il sindaco sta mettendo dei paletti precisi.

Grazie
Roberto

Listarossoblu ha detto...

Per quanto riguarda Ponsacco fino a 3 kWp non serve la Dia, mentre nei centri storici e sopra i 3 kWp ci vuole. Questo applicando alla lettera la legge regionale. La nostra proposta è di rendere il solare termico, fotovoltaico, mini eolico e geotermico, per utenze domestiche e di impresa, attività espliciamente libera come fosse un diritto! Purtroppo ogni comune nel regolamento edilizio fa, in sostanza, a modo suo, e questo non dovrebbe succedere, perché genera inutile incertezza, confusione, ostacolando la più che necessaria decarbonizzazione delle fonti di energia!
Giacomo Brogi