venerdì 1 gennaio 2010

Parchi eolici, un concreto futuro rinnovabile!

Il parco eolico di Pontedera mensilmente è fatto oggetto di critiche dal consigliere Carnì perché non produce energia e deturpa il paesaggio! L’energia prodotta dal Parco eolico viene immessa nella rete “Pontedera Centro” nella cabina primaria Pontedera, e da inizio 2009 al 31/12, precisamente (non è uno scherzo e sono dati pubblici) Donatello ha prodotto 2.200.095,85 kWh, (cioè c.ca 2.200,09585 MWh, oppure 2,200 GWh, un'abitazione senza pannelli solari consuma mediamente in 1 anno c.ca 3000 kWh!!!), Leonardo 2.426.760,17 kWh, Michelangelo 2.290.025,38 kWh, Raffaello 2.451.757,71 kWh, contro i “ .. 600 chilovatt …” del Carnì che, sono, quindi, evidentemente e totalmente sbagliati anche nella forma!!! Tutto ciò è indice di pura disinformazione e di un atteggiamento cieco e ideologico. Vorrei sapere anche quale paesaggio deturperebbe! E' stato costruito nel bel mezzo di una zona industriale piena di capannoni, di tralicci Enel, ripetitori della telefonia mobile e con sullo sfondo la cima del Monte Serra irta di antenne di tutti i tipi! Per di più negli ultimi anni il c.d. paesaggio è stato orrendamente cosparso di villette a schiera energeticamente inefficienti che insieme alla relativa urbanizzazione hanno mangiato per sempre terreni fertili e succhiano tantissima energia di tutti i tipi (c.ca 3000 kWh cadauna/anno)! I parchi eolici sono importanti anche per i cosìddetti RECS (Renewable Energy Certificate System, 1 RECS = 1MWh). E’ un sistema che consente alle compagnie elettriche di certificare ai clienti che hanno scelto le “tariffe verdi”, che hanno appunto acquistato e consumato energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili come l’eolico … semplicemente perché la rete elettrica può essere vista come un lago in cui molte sorgenti immettono la loro acqua!
Ma a parte tutto ciò, se non vogliamo sviluppare le fonti rinnovabili come diminuiamo le nostre emissioni di CO2 entro il 2020? Azzerando la detrazione del 55% per l’efficienza energetica di edifici, caldaie a condensazione …? Con altre centrali a carbone? Con inceneritori o termovalorizzatori? Con centrali nucleari pronte tra minimo 10 anni? Le tecniche che intrappolano l’enorme quantità di anidride carbonica rilasciata dalle centrali a carbone e dai termovalorizzatori (oltre ovviamente a veleni e nanoparticelle di ogni tipo) non sono ancora state applicate e sono costosissime economicamente ed energeticamente! Ma ve lo immaginate anche un minimo incidente nucleare (quando li rendono noti) a poche centinaia di chilometri senza nemmeno le barriere naturali delle nostre Alpi e Appennini? Non basta quindi, lasciare un mondo inquinato, col clima impazzito, depauperizzato e con conflitti geosocioeconomicopolitici; e il regalino di scorie ai nostri figli e nipoti? Vogliamo continuare a consumare l’energia elettrica prodotta dalla vecchia ed inefficientissima centrale termica ad olio combustibile di Livorno? Un parco eolico invece a finecliclovita può essere smontato senza lasciare nessuna traccia sia sul terreno che nell'aria!
Allora invece di discutere mozioni per l'intitolazione di una piazza o strada a Bettino Craxi, perché non ragioniamo su come abbassare le emissioni di CO2 a partire dal nostro piccolo, per fare meglio di quei politici che a Copenaghen non hanno deciso nulla!? Copenaghen o similia o no, da qualsiasi livello vengano le direttive per abbassare le nostre emissioni, bisogna sempre e comunque partire da noi! Nella peggiore ipotesi vediamo almeno se ci sono negazionisti sparsi da una parte e/o dall'altra!
Giacomo Brogi

1 commento:

Alessandro ha detto...

" Fabbisogno energetico di una nazione: argomento vasto e complesso. Voglio aggiungere a questo articolo, già esaudiente da un punto di vista tecnico, degli spunti di riflessione su un aspetto specifico: il "deturpamento visivo" delle torri eoliche.
Chi scrive è consapevole del primato mondiale che la nostra bella Italia ha in quanto a bellezze naturali, culturali ed artistiche. Ma in ogni provincia italiana, è possibile individuare siti abbastanza lontani dalle sopra citate bellezze per poter impiantare torri eoliche o campi fotovoltaici, e comunque non "disturberebbero" l' orizzonte più di quanto già lo facciano DA DECENNI nastri d' asfalto, onnipresenti tralicci, grigie fabbriche e lugubri ciminiere.
Da secoli vengono dipinti nei quadri mulini a vento, vele delle navi, bandiere, mongolfiere, ossia oggetti che testimoniano la potenza di un elemento naturale qual' è il vento.
Grazie per l' attenzione.
Alessandro Ulivieri. "