giovedì 7 maggio 2009

ADESSO TUTTI SCOPRONO LA FILIERA CORTA

Anche la lista Ponsacco Democratica ha cominciato a parlare di "filiera corta"( e scopre nel suo simbolo i colori rosso e blu, tanto per cercare di creare un po di confusione tra gli elettori). Era l'ora che anche loro si accorgessero della bontà del progetto di filiera corta. Ma la domanda che ci poniamo è questa: perchè l'assessore al commercio uscente, tra l'altro socio della Confederazione Italiana Agricoltori di Pisa ha fatto sempre orecchie da mercante in questi anni alle sollecitazioni in tal senso? Perchè si è sempre dimostrato contrario alla valorizzazione dei prodotti e dei produttori delle nostre zone? E non è pretestuoso pensare di organizzare la filiera corta attraverso i negozi stanziali del corso piuttosto che attraverso un mercatino periodico? Sarà dunque reale questo interesse o si tratta solo di cavalcare l'onda?

Vedremo se qualcuno ci risponderà. l'aspetto positivo in tutto ciò è che di questa iniziativa si cominci a parlare. I fatti ci diranno poi se è un interesse reale o se sono soltanto chiacchiere

4 commenti:

Chiara ha detto...

Il pd non ha idee e cerca di prendere quel che di buono ci può essere di una lista e dell'altra, anche se devo dire che della lista Ruggiero c'è veramento poco da prendere.

Anonimo ha detto...

Il commento sulla filiera corta lo lascio a Renzo, il simbolo di Ponsacco Democratica è sempre lo stesso dal 1999, colori compresi. Ogni altro commento è superfluo.


Barbara Guerrazzi

listarossoblu ha detto...

Cara Barbara, come al solito ci si attacca alle piccolezze ma non si risponde alla domanda. L'assessore Profeti, non deve rispondere a noi, ma ai cittadini; e ci sembra che adesso, sia un po' tardi. Ha avuto cinque anni di tempo per spiegare le sue ragioni, dobbiamo aspettare adesso che non ricoprirà più l'incarico che aveva? Sai bene, che quel che contano sono i fatti e in questo settore ci sembra che sia stato fatto ben poco; adesso si parla di riduzione del canone di affitto per i commercianti del corso, ma questa pur buona iniziativa non porta clienti in "bottega". Quindi se non è accompagnata da un piano per il commercio ben definito (che non deve comprendere certamente la riapertura del corso al traffico), è fine a se stessa. E sai bene che il piano per il commercio andava fatto a suo tempo, quando fu approvato il progetto esecutivo del terzo lotto; adesso, si sta cercando di riaprire le porte della stalla, per far rientrare i buoi che erano stati scacciati. Ma se non ci mettiamo della buona biada, col cavolo che ritornano!

Renzo Profeti ha detto...

“ FILIERA CORTA “

Cari amici della lista rossoblu, da qualche tempo vi state interessando all’attività’ dell’assessorato al commercio, in modo superficiale ed errato, contraddicendo anche le valutazioni da voi stessi sostenute nel vostro blog in data 9 Settembre 2008 .

Per quanto riguarda il Progetto sulla filiera corta state scoprendo l’acqua calda.

Il sottoscritto in qualità di funzionario della Confederazione Italiana Agricoltori conosce molto bene gli imprenditori agricoli locali e le caratteristiche strutturali delle aziende agricole che non consentono, salvo poche casi, la continuità per una gestione di mercatini agro-alimentari. Infatti la stragrande maggioranza delle aziende agricole del territorio sono a conduzione familiare (1 o 2 addetti) ed essendo quotidianamente impegnati in azienda non hanno il tempo materiale(salvo particolari occasioni) per partecipare stabilmente ai suddetti mercatini di prodotti tipici agricoli.

Tuttavia le organizzazioni di categoria provinciali, di concerto con l’Amm. Provinciale hanno convenuto con la realizzazione sperimentale di mercatini di “Filiera Corta” in alcuni Comuni dove sul proprio territorio esiste una presenza significativa di aziende agricole impegnate nella produzione di prodotti tipici (vino, olio, formaggi, confetture, allevamenti, ecc.) e con una consolidata presenza turistica capace anche di assicurare un ritorno economico per le aziende agricole partecipanti. I Comuni prescelti infatti sono Volterra, San Miniato, Pisa,quindi tutte località con una storica vocazione turistica.

Il sottoscritto inoltre in previsione dell’approvazione del Regolamento sugli incentivi per i nuovi insediamenti nel Corso Matteotti, ha preso contatto con cooperative agricole locali interessate ad una o più presenze settimanali in uno dei fondi sfitti del Corso, con produzioni tipicamente locali e stagionali ( frutta, ortaggi, ecc.) La prossima Amministrazione Comunale se vorrà potrà facilmente concretizzare la suddetta proposta.

Per quanto riguarda il Piano del Commercio vorrei ricordare agli amici della lista rossoblu che il Regolamento attuativo del Codice del Commercio Regionale, solo recentemente è stato approvato dal Consiglio regionale, ed è operativo solo dallo scorso mese di Aprile. Nel regolamento sono riportate tutte le indicazioni relative a parametri zonali, distanze, caratteristiche attività commerciali e dei Centri Commerciali, ecc.

Nello specifico l’attività dell’assessorato al commercio in questi anni e’ stata quella di svolgere delle attività di animazione nel centro storico, e di promozione del commercio locale, nonchè di redigere regolamenti che consentissero agli operatori commerciali di attivare risorse pubbliche per interventi migliorativi dei propri negozi e/o per iniziative pubblicitarie e promozionali. Per la prima volta e’stata fatta la Festa del Commercio e mai come in questi anni si sono viste molte iniziative di animazione che hanno portato le persone a frequentare il centro storico nei vari periodi ( Pasqua, Natale, eventi estivi, Fiera annuale) con mercatini, tombole, eventi culturali, manifestazioni sportive, che hanno coinvolto anche il mondo della scuola ed i genitori.

Certo tutte queste iniziative non si traducono immediatamente in sicure vendite ed affari per gli esercenti, ma per questo occorre anche dagli stessi assicurare professionalità, cortesia verso i clienti, capacità di accoglienza e di intrattenimento, qualità della merce, negozi accoglienti, vetrine accattivanti, ecc. Nel Corso Matteotti infatti ci sono alcune attività con queste caratteristiche che nonostante tutte le difficoltà, riescono a svolgere al meglio il loro lavoro ricavandone anche una giusta remunerazione. Tutto questo è poco?, non serve? Solo antinfiammatori? Forse. Le varie “opposizioni “dicono che ci vuole ben altro, per il rilancio del centro storico, salvo poi riproporre esclusivamente vecchie proposte di 20 anni fa, come la riapertura al traffico del corso Matteotti che sicuramente non servirà al rilancio del Commercio ma causerà ulteriori e ben più gravi disagi per i cittadini.

Ass.Attività Produttive

Renzo Profeti