mercoledì 17 dicembre 2008

Il Coraggio di Osare



Chi frequenta il corso, pochi in verità, si sarà accorto che su di una facciata del battistero è posta una targa che ricorda i lavori fatti dall’amministrazione comunale per rendere più appetibile il paese: le porte, pisana e fiorentina; le panchine degli artisti locali, poi quella di Salvador Dalì, e ancora l’attraversamento lunare a Camugliano, la collana alle Melorie….

Progetti discutibili e discussi da molti cittadini. che si chiedono: Tutto questo è servito per risollevare un centro storico in declino da diversi anni? E Poi ancora, il centro storico è solo il corso Matteotti, ciò che accade fuori non importa a nessuno?

L’amministrazione annuncia l’ennesimo comitato per dar vitalità al corso. E i cittadini si domandano: Ma non c’era già il centro commerciale naturale? Si legge sul sito del Comune che il centro ha delle finalità molto buone: ammodernare il corso e facilitare l’apertura di nuovi negozi.

Si legge, poi, sui giornali che il nuovo comitato sta dando i primi frutti con un “nuovo” negozio di merceria che apre nel corso, nei fondi di un'altra attività chiusa. Però anche qui c’è da riflettere. Quel negozio, di cui si apprezza il coraggio, esisteva già ed era in piazza della Repubblica. Ora ha chiuso. Non è che l’amministrazione per rinnovare il corso preferisce far chiudere i negozi limitrofi?

Il corso Matteotti, prende vita ormai solo per la fiera paesana ed anche i tentativi di mercatini vari sembrano non riuscire a portare gente. Arriva il natale e nonostante la crisi economica mondiale, un pensierino non si fa mancare a nessuno. Vediamo Comuni con addobbi natalizi molto carini, non ci riferiamo solo a Pontedera, che indubbiamente ha possibilità economiche maggiori delle nostre, ma anche ad altri più piccoli.

E Ponsacco invece, ripropone ogni anno la stessa illuminazione: nel corso i ferri di cavallo, e per le strade i fili a tenda. Il coraggio di osare è quello di sapersi rinnovare, anche con pochi soldi.

Rinnovarsi, rispettando le tradizioni. Vi ricordate le polemiche suscitate dai cittadini per gli addobbi stravaganti proposti dall’istituto d’arte di Cascina, con Striscioni colorati nel corso e missili della pace in Piazza? Come vedete passiamo dal vecchio al troppo nuovo. Un mezza Misura la sappiamo trovare?

Per risollevare le sorti del commercio Ponsacchino, è necessario capire una volta per tutte che il Corso non è solo il centro storico e allora quando si proporrà un nuovo mercatino ( che certo non risolverà i problemi clienti) si penserà a farlo nel corso, ma anche nelle piazze, e nelle strade limitrofe. A volte è meglio non far nulla, che tentare di copiare gli altri ( notte bianca….) perché poi la gente tra la copia e l’originale sceglie sempre l’ultimo.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Se si facessero meno gemellaggi e si spendessero meglio i soldi dei contribuenti forse si riuscirebbe ad organizzare iniziative valide.

Anonimo ha detto...

sono più i negozi chiusi che di quelli aperti. Ma come fa un negoziante ad aprire o spostarsi nel corso? Che garanzie può avere? Ci sono negozi che cercano di andare avanti alla meglio e che rimandano la chiusura sperando che con il natale gli acquisti si incrementino un po'. Comunque anche il negoziante deve fare la sua parte invogliando il cliente ad entrare. Mettiamo dei cartelli con scritto: INGRESSO LIBERO, molti clienti sono abituati ad andare nei negozi di pontedera dove può entrare, vedere anche da solo, e riuscire senza aver comprato nulla.

Anonimo ha detto...

Mi ricordo un corso affollato di gente, era un corso dove le macchine ci transitavano nel mezzo.
Ho apprezzato la decisione che fu presa di chiuderlo e di farlo riappropriare ai cittadini che sono liberi di andarci a piedi o in bici.
Purtroppo il declino è iniziato con la chiusura del corso e la nascita dei supermercati che c'hanno parcheggi interni ampi. A volte gira e rigira con la macchina decido di tornare a casa perchè non ho trovato posto.
Senza più parcheggi, e attrattiva la gente nel corso non ci verrà mai.

EMANUELE TURINI ha detto...

C'è un fondo di verità in tutto quello che Chiara, Masimo e Sabry hanno detto; La nostra idea è che non si stia facendo nulla di concreto per far rivivere il Centro storico; soltanto palliativi che riescono solo a prolungarne l'agonia. Per rilanciare il corso è necessario riqualificarlo, non a parole, ma nei fatti, partendo da una serie di considerazioni: cosa si sta facendo concretamente per attirare nel Corso nuove attività commerciali? Sono sufficienti i vari mercatini o serve qualcosa di diverso? Esiste un piano organico o una proposta complessiva per riqualificare? Hanno senso due piazze come piazza della Repubblica e Piazza Valli?
Noi abbiamo le nostre idee e non mancheremo di esporle alla cittadinanza, ma anche ai commercianti che nel corso operano e che certamente qualche responsabilità ce l'hanno. Quello che però salta agli occhi è l'oggettiva incapacità dimostrata da questa Amministrazione di fare qualcosa; c'è da chiedersi se veramente il Centro storico è una priorità o se sono considerate più importanti altre zone commerciali.

Anonimo ha detto...

ho visto comuni più piccoli del nostro fare una illuminazione molto suggestiva. A volte non servono solo i soldi ma anche l'inventiva.

Anonimo ha detto...

Ho letto sulle pagine del ponte che l'assessore profeti elogia ancora una volta Ponsacco a Tavola. L'iniziativa dovrebbe servire a valorizzare i prodotti tipici e i ristoranti del luogo.
Abbiamo bisogno di interventi seri per risollevare il settore del commercio, della ristorazione e dell'artigianato. I mercatini e le varie sagre servono a portare gente quel giorno, ma poi cosa succede nel resto dell'anno?

Anonimo ha detto...

Posso lanciare una provocazione? Vi chiedete tutti cosa fa o non fa l'amministrazione per rivitalizzare il commercio. Avete provato a chiedervi, o a chiedere ai ponsacchini, perché da decenni ormai (non certo da ora)vanno a fare acquisti altrove? Io ho una mia teoria...

EMANUELE TURINI ha detto...

Accogliamo volentieri la provocazione, però ci piacerebbe conoscere qual'è l'opinione che si è fatta. Secondo noi, ci sono molteplici fattori che influenzano la scelta di fare acquisti nei negozi di ponsacco, non solo del centro storico.
Uno di questi è dovuto alla difficoltà di trovare pacheggio, cosa che inevitabilmente si trova nei grandi centri commerciali.
Purtroppo c'è una certa sfiducia da parte dei nostri concittadini che preferiscono acquistare a Pontedera invece che a Ponsacco.
Chi frequenta il corso Matteotti di Pontedera ( non paragonabile al nostro per dimensioni e numero di negozi presenti) ha a disposizione un'ampia scelta di vetrine, e di attività correlate che possono favorire la presenza di visitatori.
Chi esce da un negozio dopo aver fatto acquisti, ad esempio trova numerosi bar, pub, pizzerie che possono facilitare la permanenza.
Chi viene al cinema Odeon di Ponsacco, che per le feste natalizie era colmo di persone ( questo evidenzia il fatto che se si sceglie il film giusto e si fa un po di pubblicità, la gente partecipa, visto anche il prezzo competitivo) ma una volta uscito dove vado? a Pontedera, per una pizza, o per una bevuta in un Pub.
La nostra critica all'amministrazione deriva dal fatto che questa, ma anche le precedenti, hanno sempre considerato come centro storico solo il corso. Ed ecco quindi mercatini, solo nel corso Matteotti e poco o nulla nelle piazze principali e nelle strade vicine.
Se si vuole risollevare le sorti del nostro commercio si deve ampliare la visione del centro storico coinvolgendo i commercianti in iniziative che possono attirare turisi, come propone Massimo, anche inserendo il cartello INGRESSO LIBERO.