sabato 26 novembre 2016

Invito dal M5S all'incontro "Dalla terra alla tavola il ruolo dei Comuni" del 24 novembre



L'invito era diretto a tutti i sindaci della Valdera e associazioni di categoria e di tutela ambientale.
Ho partecipato all'incontro come rappresentante della Lista Civica Rossoblu che è nella maggioranza del Comune di Ponsacco. C'era solo il Terreni sindaco di Lari e l'ass ambiente del Comune di Palaia. 

Del M5S c'era l'onorevole Alberto Zolezzi, con al seguito Luca Roggi in platea, e consigliere regionale Andrea Quartini. L'onorevole Laura Gagnarli non c'era per motivi di salute. 

I 5S hanno detto molte cose, già risapute sulla vicenda dello spargimento fanghi dei mesi scorsi, e alcune novità negative a livello nazionale sul rigirio di fanghi da depurazione e digestati tra regioni, e certi pasticci fatti ad arte per abbassare la pericolosità dei fanghi fatti ad esempio col gesso ... come anche a livello europeo con il porto di Amsterdam. Come è noto l'attività dei porti del Nord Europa è in calo, ma il traffico dei rifiuti è in crescita!

Per questo i 5S hanno messo appunto un regolamento che cerca di rendere più trasparente il traffico dei rifiuti ed evitare che ci sia troppo movimento da una regione all'altra così come da e per l'estero, favorendo il trattamento dei vari tipi di fanghi nell'ambito regionale. Anche per i comuni un regolamento che prevede distanze e più poteri per i comuni.

Poi hanno dato la parola a noi.
Terreni ha fatto un bell'intervento dicendo che hanno cercato di fare il loro meglio per arginare lo spandimento dei fanghi, in collaborazione con Fauglia. Palai sembra abbia fatto lo stesso. In sostanza i sindaci reclamano più poteri di controllo e autorizzazione allo spandimento, in quanto prima baipassati dalla Provincia e ora dalla Regione.

Ho precisato nuovamente di essere della Lista Rossoblu, ho espresso il mio consenso a quanto detto dal Terreni, riconoscendo che il Sindaco può fare ben poco per arginare questo fenomeno dilagante nel raggio di 15 km da Casciana Terme, con ben tre discariche .. Nel 3% del territorio toscano ci sono le tre discariche più grandi, sia di rifiuti urbani, che speciali e la maggior % di spandimento di fanghi.

Filiera corta e/o bio sono una importante valorizzazione delle imprese agroalimentari locali.
Tuttavia ho precisato che comunque i reflui e digestati vari devono essere valorizzati nell'ottica di un'economia che deve diventare sempre più circolare, ma con una disciplina normativa più stringente, con un sistema di controllo reale e non solo formale come avviene ora.
Biogas e biometano sono anche importanti se si vuole realizzare davvero la transizione alle energie rinnovabili, sia per abbassare sempre di più l'utilizzo di carbone, petrolio e gas fossile, sia per stabilizzare al contempo la rete elettrica, messa sotto pressione dall'aleatorietà delle rinnovabili.
Ho sottolineato la necessità di controlli e di normative più precise, ma anche l'esagerazione del sistema pubblico di incentivazione che andrebbe rivisto pesantemente in quanto per ora droga solo il mercato attirando gli speculatori.

Gli interventi del pubblico in sostanza hanno sottolineato la necessità di controlli concreti sul trasporto dei fanghi, sia perché il traffico di questi è dagli anni 90 in mano alla Camorra, sia perché qui c'è la concentrazione più alta di discariche e spandimenti, a livello regionale. In sostanza non c'è distinzione nemmeno formale tra controllato e controllore. L'Arpat risponde sempre che non può dare i risultati delle analisi perché c'è un'indagine giudiziaria in corso, contribuendo così ad aumentare la sfiducia.
Questo induce tutti a chiedere anche precauzionalmente lo stop ad ogni tipo di spandimento.

Gli imprenditori agricoli bio presenti hanno denunciato il danno che stanno subendo e le perplessità su tutto il sistema.
Uno ha detto che non usa più nemmeno il compost e per questo mette a riposo i campi non per uno ma per due anni. Meno resa per ettaro, ma prodotti molto buoni.
C'era anche il presidente di Toscana Bio che ha il negozio a Pisa e a Firenze.

Dal pubblico è stata sottolineata l'assenza della maggioranza dei sindaci che non hanno mandato nemmeno un loro rappresentante. Secondo la platea il sindaco pur avendo pochi o nessun potere di intervento nel traffico dei fanghi, può svolgere un'azione di dissuasione politica.
Alla fine il consigliere regionale ha anche sottolineato il mio intervento sull'economia circolare.
In effetti ribadisco che la transizione da un'economia puramente lineare ad una circolare, che non lascia o quasi alcun tipo di scarto, così come fa Madre Natura, si ottiene anche attraverso l'utilizzo dei fanghi e del biogas, a condizione di superare i pericoli che in essi si nascondono.
Giacomo Brogi

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