Facciata sud condominio in classe B Casa Clima
Non è fotovoltaico, per la gioia del nostro amico Anonimo, è solo un esempio, tra i tantissimi, di enorme solare termico che integra le biomasse sia per riscaldamento che per l'acqua sanitaria.
Ogni estate trascorro le ferie a Dobbiaco, un paese, anzi
tutta l’Alta Val Pusteria, (Braies, Villa Bassa, Dobbiaco, S. Candiodo, Sesto),
dove le rinnovabili la fanno da padrone. Legambiente ha riconosciuto a Dobbiaco
il I° premio “Comune delle energie rinnovabili”. Per la precisione,
l’idroelettrico, il fotovoltaico (3MW, di cui c.ca il 50% proprio nel Comune di
Dobbiaco), il solare termico, biogas e le biomasse. Come in Austria e Germania
già da qualche anno, è possibile vedere ad ogni sguardo tetti sia di privati,
che di alberghi, che di edifici pubblici, con pannelli solari termici e
fotovoltaici, in pratica una miriade di microscopiche centrali termoelettriche
che producono energia elettrica e termica senza bruciare proprio nulla. Grazie
al “doping” (come definisce gli incentivi il nostro amico Anonimo) anche il
resto dell’Italia oggi è sempre più cosparsa capillarmente di mini centrali
termoelettriche che non bruciano nulla e fanno calare l’uso delle centrali
termoelettriche e udite, udite, sì avete capito bene, le importazione di
energia elettrica (soprattutto delle centrali termonucleari vecchie e
pericolose non solo francesi) del 4% nei primi 6 mesi del 2012 (Terna, e non è la crisi economica, ma l'esplosione di produzione effettiva delle rinnovabili ftv ed eolico).
A Dobbiaco, e non solo, dai primi anni ‘90 c’è una grande
centrale a biomasse che brucia i trucioli delle varie segherie e delle
manutenzioni agroforestali, molte delle quali locali, che hanno ridato reddito
agli agricoltori. Queste centrali hanno bloccato l’avanzare del metanodotto e
hanno spazzato via un innumerevole numero di caldaie a gasolio e gas. La
centrale serve sia a produrre energia termica per il teleriscaldamento di c.ca
1.500 utenze, che energia elettrica.
Quando sono arrivato, con sorpresa ho visto a fianco del
portoncino del condominio la placca Casa Clima B. Casa Clima è nata proprio a
Dobbiaco, dove c’è l’Accademia dei Colloqui di Dobbiaco, che promuove dai primi
anni ’90 la Nuova Era Solare, e oggi ci sono ben 150 edifici certificati tra
cui la biblioteca comunale! Nella provincia di Bolzano, già da qualche anno
ormai, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti come minimo in classe B,
in altre parole consumare massimo 50kWh/mq annuo. La classe A max 30, la classe
A+ max 10!
E’ stata una sorpresa non solo, perché costava meno di altri
simili piccoli appartamenti da c.ca 70-80 mq, ma perché in questo appartamento
gli anni passati ci trascorrevano le vacanze degli amici di famiglia che mai
nemmeno avevano accennato a Casa Clima pur avendogli parlato della
ristrutturazione di casa mia che oggi è effettivamente in classe B, e grazie al
ftv consuma quanto una classe A Casa Clima (consumo effettivo come da contatori
Enel). Per la precisione casa mia è in classe B secondo la legge regionale
Toscana che è meno rigida del disciplinare di Casa Clima e in effetti consuma
53kWh/mq annuo senza considerare il fotovoltaico.
Questo la dice tutta sulla consapevolezza del consumo delle
case in cui viviamo!!
La differenza rispetto ad un appartamento normale la fa, un
cappotto di polistirolo di c.ca 12 cm, infissi ermetici in legno di larice,
l’orientamento dell’intero condominio sud/nord. La zona giorno è a sud con
un’ampia e luminosa “vetrage” scorrevole, le camere sono a nord. Tutte le
finestre hanno gli avvolgibili a comando elettrico con cassonetto esterno
invisibile per evitare che questo e la cinghia manuale portino dentro il clima
esterno.
Il riscaldamento a termosifoni, tutti provvisti di termo
valvola, e l’acqua sanitaria sono collegati al teleriscaldamento della centrale
a biomasse.
La zona giorno ha un terrazzo in legno coperto da una
tettoia che d’estate, evita il contatto diretto dei raggi solari con le pareti
e l’ampia finestratura del soggiorno-cucina, ma d’inverno, quando il sole è
basso, questo entra dentro la casa a regalare la sua energia. Tutti i terrazzi
essendo di legno non fanno da ponte termico tra l’esterno e l’interno degli
appartamenti e le ripide gronde sono molto sporgenti.
Oltre al perfetto isolamento termico c’è un pressoché
perfetto isolamento acustico per cui, a finestre chiuse, si sentono pochissimo
i rumori dei vicini sopra, sotto di qua e di là!
I proprietari ci hanno detto che d’inverno senza riscaldamento
ci sono già 12 °C, e qui gli inverni sono di quelli veri coperti di neve e
ghiaccio per mesi e temperature diurne sotto lo zero spesso anche di parecchio
nonostante i cambiamenti climatici!
Giacomo Brogi
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