lunedì 13 agosto 2012

Da Classe B a classe ancora più B!


Facciata sud condominio in classe B Casa Clima

Non è fotovoltaico, per la gioia del nostro amico Anonimo, è solo un esempio, tra i tantissimi, di enorme solare termico che integra le biomasse sia per riscaldamento che per l'acqua sanitaria.
Ogni estate trascorro le ferie a Dobbiaco, un paese, anzi tutta l’Alta Val Pusteria, (Braies, Villa Bassa, Dobbiaco, S. Candiodo, Sesto), dove le rinnovabili la fanno da padrone. Legambiente ha riconosciuto a Dobbiaco il I° premio “Comune delle energie rinnovabili”. Per la precisione, l’idroelettrico, il fotovoltaico (3MW, di cui c.ca il 50% proprio nel Comune di Dobbiaco), il solare termico, biogas e le biomasse. Come in Austria e Germania già da qualche anno, è possibile vedere ad ogni sguardo tetti sia di privati, che di alberghi, che di edifici pubblici, con pannelli solari termici e fotovoltaici, in pratica una miriade di microscopiche centrali termoelettriche che producono energia elettrica e termica senza bruciare proprio nulla. Grazie al “doping” (come definisce gli incentivi il nostro amico Anonimo) anche il resto dell’Italia oggi è sempre più cosparsa capillarmente di mini centrali termoelettriche che non bruciano nulla e fanno calare l’uso delle centrali termoelettriche e udite, udite, sì avete capito bene, le importazione di energia elettrica (soprattutto delle centrali termonucleari vecchie e pericolose non solo francesi) del 4% nei primi 6 mesi del 2012 (Terna, e non è la crisi economica, ma l'esplosione di produzione effettiva delle rinnovabili ftv ed eolico).

A Dobbiaco, e non solo, dai primi anni ‘90 c’è una grande centrale a biomasse che brucia i trucioli delle varie segherie e delle manutenzioni agroforestali, molte delle quali locali, che hanno ridato reddito agli agricoltori. Queste centrali hanno bloccato l’avanzare del metanodotto e hanno spazzato via un innumerevole numero di caldaie a gasolio e gas. La centrale serve sia a produrre energia termica per il teleriscaldamento di c.ca 1.500 utenze, che energia elettrica.

Quando sono arrivato, con sorpresa ho visto a fianco del portoncino del condominio la placca Casa Clima B. Casa Clima è nata proprio a Dobbiaco, dove c’è l’Accademia dei Colloqui di Dobbiaco, che promuove dai primi anni ’90 la Nuova Era Solare, e oggi ci sono ben 150 edifici certificati tra cui la biblioteca comunale! Nella provincia di Bolzano, già da qualche anno ormai, tutti i nuovi edifici devono essere costruiti come minimo in classe B, in altre parole consumare massimo 50kWh/mq annuo. La classe A max 30, la classe A+ max 10!

E’ stata una sorpresa non solo, perché costava meno di altri simili piccoli appartamenti da c.ca 70-80 mq, ma perché in questo appartamento gli anni passati ci trascorrevano le vacanze degli amici di famiglia che mai nemmeno avevano accennato a Casa Clima pur avendogli parlato della ristrutturazione di casa mia che oggi è effettivamente in classe B, e grazie al ftv consuma quanto una classe A Casa Clima (consumo effettivo come da contatori Enel). Per la precisione casa mia è in classe B secondo la legge regionale Toscana che è meno rigida del disciplinare di Casa Clima e in effetti consuma 53kWh/mq annuo senza considerare il fotovoltaico. 

Questo la dice tutta sulla consapevolezza del consumo delle case in cui viviamo!!

La differenza rispetto ad un appartamento normale la fa, un cappotto di polistirolo di c.ca 12 cm, infissi ermetici in legno di larice, l’orientamento dell’intero condominio sud/nord. La zona giorno è a sud con un’ampia e luminosa “vetrage” scorrevole, le camere sono a nord. Tutte le finestre hanno gli avvolgibili a comando elettrico con cassonetto esterno invisibile per evitare che questo e la cinghia manuale portino dentro il clima esterno.
Il riscaldamento a termosifoni, tutti provvisti di termo valvola, e l’acqua sanitaria sono collegati al teleriscaldamento della centrale a biomasse.
La zona giorno ha un terrazzo in legno coperto da una tettoia che d’estate, evita il contatto diretto dei raggi solari con le pareti e l’ampia finestratura del soggiorno-cucina, ma d’inverno, quando il sole è basso, questo entra dentro la casa a regalare la sua energia. Tutti i terrazzi essendo di legno non fanno da ponte termico tra l’esterno e l’interno degli appartamenti e le ripide gronde sono molto sporgenti.

Oltre al perfetto isolamento termico c’è un pressoché perfetto isolamento acustico per cui, a finestre chiuse, si sentono pochissimo i rumori dei vicini sopra, sotto di qua e di là!

I proprietari ci hanno detto che d’inverno senza riscaldamento ci sono già 12 °C, e qui gli inverni sono di quelli veri coperti di neve e ghiaccio per mesi e temperature diurne sotto lo zero spesso anche di parecchio nonostante i cambiamenti climatici!

Giacomo Brogi

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