venerdì 15 luglio 2011

Le acque minerali!

Gli italiani sono i maggiori consumatori di acque minerali del mondo. Ne compriamo 12 miliardi di litri ogni anno, circa 200 litri ciascuno, e un italiano su 2 dichiara di bere solo acqua imbottigliata.

Tra il 2008 e il 2010 le Università di Napoli, Benevento, Bologna, Cagliari, hanno portato avanti una approfondita ricerca sulle acque minerali Acqua di Nepi, Sandalia, Toka, Ferrarelle, Uliveto, Claudia, Fonte Chaira, San Martino, Egeria, Santa Lucia, Sveva Rocce sarde, Courmayer, Leggera, Frisia, Funte Fria, Vaia, Levissima, Orvieto, Sant’Anna di Vinadio e Candida, dimostrando la presenza di sostanze più che sospette come berillio, fosforo, molibdeno, tallio, uranio!

I dati sui limiti delle concentrazioni di sostanze pericolose nelle acque minerali in bottiglia sono molto più ampi di quelli previsti per l'acqua di rubinetto e addirittura, per alcune sostanze pericolose, solo nelle acque in bottiglia non sono previsti limiti massimi!

A dire la verità tutto ciò si sapeva già da tempo, ma con questa ricerca ne abbiamo avuto una conferma scientifica.


A ponsacco abbiamo due fontanelle dell'acqua a cui se ne aggiungeranno altre due, una alle Melorie e l'altra in Val di Cava.

Il cosumo di acqua dal rubinetto o dalla fontanella, oltre a dare maggiori garanzie e ad essere più salubre, significa meno plastica da riciclare e meno emissioni di co2 sia per produrre le bottiglie che per trasportarle in su e giù per l'Italia!
Giacomo Brogi

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