sabato 25 giugno 2011

Urbanistica: dove si vuole andare?

Abbiamo più volte detto che Ponsacco è cresciuta tanto e male, urbanisticamente parlando; per anni il concetto di sviluppo e crescita del paese si è legato prevalentemente a quello dell'edilizia e delle nuove lottizzazioni, alle quali, non sempre è seguito il conseguente sviluppo in termini di servizi ed infrastrutture. Nella prima commissione consiliare, durante la presentazione del rendiconto 2010, è stato affrontato il tema dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione, risulati in netto calo rispetto al passato. Come abbiamo fatto notare durante l'approvazione del previsionale 2011, la maggior parte delle opere pubbliche sono finanziate proprio da entrate derivanti dall'edilizia( da nuove costruzioni) ed è evidente che si devono trovare altre risorse perchè il trend è negativo e prima o poi si smetterà di costruire. La visione della lista Rossoblu, di Ponsacco, è quella della crescita generalizzata, non legata esclusivamente al settore privato, alle nuove costruzioni e al conseguente consumo di territorio, ma soprattutto alle opere infrastrutturali di cui la città ha bisogno, tra cui anche l'ammodernamento del sistema idrico integrato: depurazione, trasporto, fugnatura ecc...del sistema di trasporto attraverso la realizzazione di una rete di piste ciclabili e pedonali in grado di coprire il territorio comunale anche attraverso il recupero delle vecchie strade "bianche" cadute in disuso, ma anche il potenziamento del servizio di trasporto pubblico, per rendere più efficienti i collegamenti tra le frazioni, le periferie ed il centro del paese. L'indirizzo che la lista Rossoblu ha potuto dare più volte alla Giunta ed alla maggioranza sia in sede di consiglio che di commissioni consiliare è quella della crescita sostenibile, del recupero e del riuso del territorio; due sono le strade da intraprendere: quella relativa alle nuove costruzioni attraverso una linea guida che preveda "lottizzazioni green" costruendo nuove abitazioni secondo i criteri dell'ecosostenibilità e con certificazione di classe A e prevedendo anche mediante scomputo, opere come viabilità pedonale e ciclabile, ma anche illuminazione ad alti risparmio energetico; tutti interventi altrimenti difficili da realizzare con le sole risorse del Comune. L'altra strada da percorrere parallelamente è quella di intervenire sull'esistente, promuovendo ed incentivando la ristrutturazione energetica; questo è uno dei temi che sta affrontanto il nuovo regolamento di bioedilizia comunale che è in fase di stesura. Mentre caleranno gli oneri per nuove costruzioni potranno aumentare snesibilmente quelli legati alla ristrutturazione e al recupero. Prevedere non solo per il privato, ma anche per le imprese presenti sul territorio comunale, sgravi per investire sulle rinnovabili e sul risparmio energetico potrebbe dare un imput positivo anche al tessuto imprenditoriale locale anche con lo scopo di attirare nuovi investitori proprio su Ponsacco che per anni ha sofferto la concorenza con Lari e che adesso è quasi soffocata da Pontedera.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non vi sembra che questo nostro paese ogni anno che passa sia sempre in peggiori condizioni? Le strade sempre più "zozze" e in giro un'aria di sciatteria generale. Colpa di tutti noi, Amministrazione in testa. Ma che manchino anche i soldi per cambiare le lampadine bruciate dei lampioni? o mancano magari controlli sull'operato delle ditte incaricate, e pagate, per le varie manutenzioni? Sarebbe proprio il colmo che però non mi stupirebbe.