mercoledì 27 gennaio 2010

Paul Connet a Capannori e non solo!

Il 23 e 24 gennaio a Capannori presso il circolo “I Diavoletti” alimentato da un potente impianto ftv, si è svolto un Workshop Internazionale in collaborazione con la Zero Waste International Alliance, la Global Alliance for Incinerator Alternatives e la Rete Italiana Rifiuti Zero, per creare a Capannori un Centro di Ricerca Internazionale Zero Waste, per la riduzione della frazione residua che si crea dopo la raccolta porta a porta.
Paul Connet presidente della Zero Waste International, “reduce” dall'incontro del 12 gennaio all'ONU su invito ufficiale, dice senza mezzi termini che la raccolta domiciliare è il trampolino per raggiungere l'obbiettivo dei rifiuti zero entro il 2020, ma dopo gli esemplari livelli di raccolta differenziata del comune di Capannori e di molti comuni virtuosi sparsi in tutta Italia, è necessario attuare un ulteriore passo e cioè proprio quello della ricerca scientifica, sia per ridurre a zero la frazione residua, che per la progettazione industriale. A fine ciclo vita di ogni prodotto non ci devono essere materie non riciclabili! La strada del recupero energetico dai rifiuti non è mai stata a livello di normativa UE e tantomeno ora è la via principale per ridurre i rifiuti, ma solo una scelta finale, eventuale e azzerabile. P. C. ha detto che il politico ha due possibilità di scelta: l'incenerimento o la raccolta differenziata, se sceglie il primo, o è un incompetente o un corrotto, e poi è noioso, noioso, noiosoooooo! L'incenerimento crea grosse percentuali di ceneri tossiche da smaltire in discariche speciali, emettono co2 e nanopolveri! Bisogna impegnarci a togliere il cip6 agli inceneritori perché sottraggono illegittimamente, illegalmente risorse alle vere fonti di energia rinnovabile. I “fantastici quattro”, ovvero i quattro contenitori di colore diverso per la raccolta porta a porta, invece creano preziosissima sostanza organica per l'agricoltura, materie prime e molta occupazione, S. Francisco è un esempio concreto! ..e come dice Connet i “fantastici quattro” a Capannori con i loro colori indicano il giorno della settimana!
Inoltre federambiente dice che la raccolta porta a porta costa il doppio, ma fa il calcolo sulla produzione totale di rifiuti e non per singoli utenti, in questo caso costa meno, e addirittura appena si tolgono i grossi cassonetti e parte la raccolta domiciliare, la raccolta differenziata aumenta del 20 30% (dati risultati dal confronto della raccolta differenziata tra due comuni omogenei, Brescia col suo famoso inceneritore e Monza con la sua raccolta porta a porta!) Il porta a porta, inoltre, consente di evitare che i rifiuti molto più omogenei delle imprese si vadano a mescolare con quelli molto più mischiati della raccolta urbana.
Come se non bastasse il comune di Capannori entro il 2020 vuole raggiungere l'obbiettivo di zero emissioni di co2!
Ora anche Capannori si trova nell'ATO COSTA come noi, c'è da vedere come e se i suoi virtuosismi si trasmetteranno ai maggiori produttori di rifiuti indifferenziati della Toscana!
Noi Rossoblu ci speriamo e ci impegniamo di sicuro!
Giacomo Brogi

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