mercoledì 25 marzo 2009

Viaggio in Belgio tra pale eoliche e impianti di compostaggio
Sono da poco tornato dal Belgio e devo dire di aver visto coi miei occhi e con grande soddisfazione durante i vari trasferimenti in treno, file di torri eoliche sia nelle campagne che sulle dighe davanti al mare del nord. La società elettrica Electrabel in poco più di un anno è riuscita a servire ben 500.000 famiglie con energia prodotta esclusivamente dal vento con l’obbiettivo molto concreto a questo passo di raddoppiare in poco tempo! Guardando dai finestrini del treno però ho avuto una certa soddisfazione a pensare che tutto ciò si comincia a vedere anche nella nostra regione e per di più proprio vicino a noi c’è quel parco eolico fatto di torri enormi e bellissime, molto più grandi e belle di quelle belghe, messe in una pianura che non ha certo il vento delle pianure belghe, ma che grazie alla tecnologia e alla loro altezza hanno poco da invidiare. Beh noi siamo favorevoli anche ad un parco eolico a Ponsacco, magari cercando formule già sperimentate per far avere dei benefici economici anche ai cittadini e non solo al comune.
Ma nella parte Fiamminga del Belgio sono stato pure a vedere un impianto di compostaggio ad Herent vicino a Lovanio. Avevo già letto qualcosa, ma con grande soddisfazione ho letteralmente toccato con mano la qualità del compost che il titolare della Groencompost il Sig. Bruno De Winter da ormai vent’anni, riesce ad ottenere dai conferimenti di sfalci di giardino, tagli di rami di alberi, di erba … portati sia da privati che da alcuni comuni limitrofi con la precisione fiamminga, senza cioè nemmeno un coriandolo di plastica. La lavorazione avviene senza nessun impatto ambientale e olfattivo circostante. Chiunque può depositare residui vegetali puliti a 30€ a tonnellata. Chiunque, ma soprattutto aziende agricole biologiche, può acquistare l’ottimo compost ricchissimo di sostanza organica a 10€ al metro cubo. Dalla lavorazione Bruno De Winter ottiene anche compost con gradazioni diverse del ph e anche sabbia e terra. Un effetto “collaterale” di quell’impianto è che sotto il piazzale dove avviene la lavorazione degli scarti vegetali di c.ca 80m X 110m, c’è un reticolo di tubi che, catturando il calore sviluppato dalla fermentazione dei cumuli, riuscirebbe a riscaldare oltre al suo e una piccola piscina anche altri 20 appartamenti! Il Sig. Bruno non ha preso nemmeno un centesimo di qualsivoglia incentivo pubblico e nel suo deposito finale coperto da una tettoia di c.ca 50m X 50m, a metà pomeriggio è quasi terminato tutto il compost pronto alla vendita! Ad oggi ha infatti una lista di attesa di sei settimane! Da noi la Geofor, consorzio diciamo misto privato/pubblico, dalla raccolta dell’organico riesce solo a produrre un compost pieno di coriandoli di plastica che in pratica e guardacaso serve solo alla discarica. Per questo il servizio di smaltimento dei rifiuti ci costa tanto e ci costerà sempre di più se non cominciamo ad attuare la raccolta differenziata porta a porta per ottenere dai nostri rifiuti compost di qualità e materie prime secondarie da reimmettere sul mercato. Tutto il resto sono discorsi e tasse da pagare!
Giacomo Brogi

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