mercoledì 17 settembre 2014

Vi ricordate quando c'erano i cassonetti? Altro quello che si vede ora vicino alle campane! Il cassonetto è uno stimolo irresistibile a riempirlo al più non posso con la soddisfazione piena di disfarci di qualsiasi cosa che ormai non serve più, e più è grosso e più lo si riempirebbe. Sì perché molte persone quando hanno buttato il loro bel sacchetto nel cassonetto, credono di essersi liberati definitivamente di un problema. Purtroppo è una pura illusione.

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. E' uno dei fondamenti delle leggi della termodinamica, non è politica o una semplice opinione.

E' un'illusione perché quello che buttiamo e va in discarica o all'incenerimento ci torna sotto forma di gas con e senza cattivi odori, in maniera platealmente maleodorante o in maniera subdola. Ma ci torna anche attraverso quello che mangiamo che sia di terra o di mare. A chi non frega nulla dell'impatto ambientale di tali impianti, comunque hanno un peso economico sia nella bollette che nei costi futuri, economici, ambientali, sanitari, sociali, mentre gli impianti che recuperano materia costano molto meno e alla fine c'è solo uno scarto inerte che può arrivare anche al 10%.

La foto si riferisce a cassonetti della Rea nel Comune di Rosignano Marittimo. Ciò che è più grave è che non c'è il cassonetto dell'organico per cui nell'indifferenziato ci va anche l'umido in quel miscuglio terribile che da noi c'era intorno al 1997! E PENSATE CHE L'UMIDO E' LA PRIMA COSA DA TOGLIERE DAI cd RIFIUTI PERCHE' AUMENTA IL PESO DEL CONFERIMENTO IN DISCARICA. UNA VOLTA CONFERITO PRODUCE CO2, PERCOLATO E METANO, GAS MOLTO PIU' CLIMALTERANTE DELLA CO2, CHE VIENE SOLO IN PARTE INTERCETTATO E IL RESTO VA IN ATMOSFERA!

Il perché di una tale gravissima mancanza sta nel fatto che detto Comune percepisce un guadagno dal conferimento dell'indifferenziato nella discarica di Scapigliato di cui è in parte proprietario.

In queste situazioni simili a Pontedera, Pisa, Livorno o la famosissima Peccioli, la domanda fondamentale è: mi conviene più conferire o bruciare più indifferenziato possibile direttamente nei miei impianti o dare la differenziata ai consorzi perché ottengano più materia prima secondaria e compost possibile,

per dargli una nuova vita sul mercato delle materie prime che vengono dall'estero?

Da noi, invece, meno si conferisce in discarica e più si risparmia. Più si differenzia e più si incassa. C'è la possibilità di trasferire tali risparmi ed entrate in risparmi per il comune e per cittadini e imprese. Differenza di interessi non proprio trascurabile.
Giacomo Brogi

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