lunedì 19 marzo 2012

Decoro urbano e problema ambientale!




E' noto a tutti lo spettacolo indecente intorno alle campane del multimateriale. C'è ancora chi si ostina a non seguire le regole del "porta porta" agevolato dalla mancanza di controlli; tanto si paga tutti!

E pensare che grazie al "porta a porta", per la prima volta abbiamo il primato della raccolta differenziata in provincia col 77,99%! Grazie alla stragrande maggioranza dei ponsacchini e alla bravura del nostro assessore all'ambiente Barbara Giannini! GRAZIE!
Abbiamo battuto anche Pontedera che si ostina a non passare al porta a porta su tutto il territorio buttando via soldi in dispendiosi esperimenti alternativi e beccandosi anche per quest'anno l'ecotassa che noi invece non pagheremo ne quest'anno ne i prossimi anni!

Abbiamo i biocomposter gratuti e anche un bel servizio informatizzato alla stazione ecologica che da a tutti la possibilità sia di tutelare l'ambiente che di abbattere la bolletta! Anche in questo abbiamo battuto i pontaderesi!

Molto probabilmente i cittadini che non seguono le regole del "porta a porta" hanno anche il brutto vizio di gettare fuori dal finestrino dell'auto in corsa sacchetti interi di indifferenziato, ma anche mozziconi, pacchetti di sigarette, bottiglie di plastica, vetro e contenitori in tetrapack di ogni dimensione! Ce ne sono tante di fosse lungo le strade piene di questa roba perfettamente differenziabile!

Noi proponiamo che nel bando di chi si aggiudica il servizio di taglio dell'erba lungo le strade, ci sia anche la contestuale pulizia, differenziando almeno plastica, vetro e tetrapack!

Non è solo una questione di decoro urbano, ma anche ambientale! Tutta quella roba, con le piogge, dai fossi va a finire in mare. Una parte torna sulle spiagge con le mareggiate, l'altra viene accumulata dalle correnti formando isole di spazzatura in mare aperto. Non essendo materiali biodegradabili, oltre a soffocare tartarughe, pesci e uccelli, nel corso di decenni e secoli si spezzettano in particelle minuscole che entrano nella catena alimentare per finire direttamente nei nostri piatti senza che ce ne accorgiamo!


Ecco la foto del fosso davanti alla galleria Arighieri, zona senza nemmeno un albero che forma tra l'altro una enorme isola di calore, ebbene quella roba prima o poi finirà in mare.


L'alta foto dimostra, appunto quanta plastica si accumula temporaneamente lungo l'Arno e quanta altrettanta le mareggiate ci restituiscono (Bocca di Serchio), ma anche quanto grande sia la forza dei volontari ambientali che mettono una pezza all'inerzia degli amministratori pubblici e ai corto circuiti del sistema produttivo e consumistico.

Giacomo Brogi

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