mercoledì 23 febbraio 2011

Lo spostamento del campo sportivo ai Poggini. Opera non più rimandabile

E’ di alcuni giorni fa la nuova puntata circa il tanto ventilato spostamento dello stadio comunale dalla zona attuale a quella dei Poggini, con la creazione di una vera e propria cittadella dello sport.

Alle nuove richiesta del Presidente Passerai, il sindaco ha risposto: “ Stiamo valutando”.

Speriamo che la valutazione non sia infinita, perché aldilà della tipologia di impianto previsto, questa opera è veramente importante per il nostro comune.

Dal punto di vista sportivo, perché non è lecito pensare che la squadra possa continuare a confrontarsi con compagini extraregionali con un impianto totalmente inadeguato. Senza dimenticare che anche società che rappresentano realtà molto più piccole della nostra (cito solo Santa Maria a Monte, piuttosto che Montelupo o Certaldo) hanno a disposizione impianti di tutto rispetto.

Ma anche dal punto di vista urbanistico la ridefinizione di una zona sportiva nel luogo dove essa era originariamente prevista contribuirebbe a risolvere alcune anomalie.

Ponsacco negli ultimi anni è cresciuta moltissimo nella zona tra il Campo sportivo e il Villaggio XVII Luglio, ma in realtà questi nuovi quartieri residenziali, sono praticamente staccati dal centro a causa della mancanza di un collegamento pedonale o ciclabile: non si può venire in “paese” dal Poggino o da Via Di Vittorio se non usando l’auto,. E usare l’auto vuol dire girovagare all’infinito alla ricerca di un parcheggio che il più delle volte non si trova.

Ecco perché è fondamentale il recupero di quell’area che consentirebbe la creazione di quei servizi che adesso mancano e che garantirebbero più sicurezza a quanti si volessero spostare, più spazi a disposizione di quelle scuole che gravitano in quel tratto, più verde a disposizione dei cittadini.

Naturalmente sarebbe anche da discutere la tipologia di intervento da fare che ci piacerebbe scaturisse magari da un concorso di idee, aperto all’apporto di professionisti in grado di mettere sul tappeto progetti ambiziosi.

Speriamo dunque che questa sia la volta buona e che si possa finalmente dire che anche a Ponsacco si comincia a guardare al futuro.


Bernardo Venagli

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