venerdì 29 ottobre 2010

Sulla trasparenza....

Appena entrati in consiglio comunale, come lista Rossoblu abbiamo cercato di risolvere un problema che maggioranza ed opposizione si portano dietro da anni. Stiamo parlando delle trascrizioni delle sedute dei consigli comunali. La legge, chiede infatti al consiglio comunale di votare i verbali delle sedute precedenti. Vediamo dove sta il problema: Nel consiglio comunale di Ponsacco è presente un sistema di registrazione analogico, cioè su nastro, che registra ( o almeno dovrebbe farlo) tutta la seduta consiliare, riportando le discussioni sui vari punti e le dichiarazioni di voto. Come lista RB ci siamo resi conto che nel sistema di registrazione c’è qualcosa che non va: non è possibile che il proprio intervento venga perso a causa del cambio cassetta oppure che parti del discorso si siano volatilizzate perché l’audio è scadente. E’ successo al nostro capogruppo, che ha perso una dichiarazione di voto, ma anche ad altri consiglieri. Riteniamo che il verbale sia un documento di trasparenza soprattutto verso i cittadini, i quali se lo richiedono ne hanno accesso. Cosa vuol dire, per un cittadini accedere ai verbali? vuoldire capire così che cosa è accaduto in un consiglio comunale anche a distanza di anni, perchè rileggendosi gli interventi del Sindaco, degli Assessori e dei singoli Consiglieri che sono intervenuti nella discussione, si può ricostruire il percorso che ha portato un gruppo o un singolo consigliere a votare a favore o contro un documento; è fondamentale, quindi, che il verbale riporti quanto effettivamente accaduto. Abbiamo più volte segnalato errori grossolani, come la presenza di consiglieri del tutto estranei “Farnesi”, o di ex consiglieri “ Forti” ed ex assessori “ Falaschi” che sono magicamente comparsi nei verbali da approvare. Questi fenomeni sono dovuti al fatto che il sistema di registrazione installato circa 12 anni fa è ormai vecchio e superato. Addirittura il Comune non riesce a trovare le musicassette per la registrazione, perché praticamente superate dai CD. Rilevato questo stato dei fatti, attraverso lettere scritte al SINDACO e richieste orali in consiglio comunali fatte dal capogruppo RB, Turini, di discutere il problema in commissione e visto che dopo mesi di attesa nulla si muoveva, la lista RB, a garanzia della TRASPARENZA e PARTECIPAZIONE dei cittadini ha proposto una Mozione ( documento sul quale il consiglio comunale deve esprimere un voto) per liberalizzare le riprese audio video dei consigli comunale. Cosa chiediamo: visto che manca un sistema di registrazione VIDEO, che sia il cittadino a poter riprendere le sedute consiliari. In Consiglio comunale, com’era ovvio si è aperta una discussione, il documento è stato rimandato alla commissione competente, perché si potesse regolamentare la materia. Finalmente la commissione è stata fatta: ha partecipato anche il Segretario Comunale che ha espresso i pareri legali in merito ai Verbali definendoli accessori rispetto alla DELIBERA ( documento amministrativo che viene votato dal consiglio comunale). L’assessore all’ambiente Giannini ha mostrato alcuni preventivi per l’ammodernamento del sistema di registrazione che comprendono anche la registrazione video e la trasmissione in diretta delle sedute, ma che a prima vista sono del tutto spropositati. Tuttavia l’amministrazione si è resa disponibile ad ammodernare il sistema dotandolo di un masterizzatore CD, in modo di convertire in automatico l’audio analogico in audio digitale e con una spesa di poche centinaia di euro. In questo modo anche la qualità audio dovrebbe migliorare. In merito alle riprese video, riteniamo necessario, come RB, regolamentare la materia e fare chiarezza su alcune questioni: l’assessore ha parlato di privacy che contrasta con la possibilità di aprire il consiglio comunale alle telecamere. Noi ci chiediamo:Ma se invece di un semplice cittadino, si presentasse un giornalista ( TV o carta stampata) intenzionato a fare un servizio giornalistico proprio su di un tema del consiglio comunale? Il presidente del consiglio ( nel nostro caso il Sindaco) autorizzerebbe il giornalista oppure gli vieterebbe di fare il suo lavoro? Secondo l’Autorità Garante, la diffusione delle immagini da parte della televisione locale può essere effettuata, senza il consenso degli interessati (art. 25 Legge 675/96 e Codice Deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica), mentre non è conforme alla normativa, limitare il diritto di cronaca al solo ambito locale, a meno che il Comune non lo abbia previsto nel regolamento. Né si può impedire al “giornalista” di esprimere opinioni o commenti durante le riprese, rappresentando tale facoltà una modalità di espressione del diritto di libertà di manifestazione del pensiero tutelato dall'art. 21 della Costituzione (si veda anche quanto previsto dall'art. 6, comma 3, del Codice Deontologico sopra citato). Riteniamo che una negazione equivarrebbe, proprio ad un limite della libertà di informazione e di stampa. Su questo punto, sicuramente torneremo a parlare e a discutere, anche perchè la commissione non ha chiuso l'argomento, infatti, su questi temi sembra esserci la disponibilità al confronto e al dialogo, da parte della maggioranza e dell’altra minoranza. Noi rossoblu, che abbiamo portato all’attenzione del consiglio comunale, questi argomenti, sicuramente lavoreremo affinché si trovi una soluzione.

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