martedì 28 settembre 2010

Premiato “O’ sole mio”!


Vi ricordate dell’art. sul primo compleanno d’”O’ sole mio”, sul “Ponte di Sacco” del dicembre 2008, pubblicato anche sul sito di LegambientePisa!
In quell’art. parlavo della ristrutturazione energetica dell’abitazione, alimentata appunto dall’impianto fotovoltaico da 2,47 kWp (2007), (nel 2008 era detraibile al 55% in 3-10 anni) tramite un termocappotto dello spessore di 4cm applicato sulle facciate. Tale ristrutturazione ha fatto aumentare l’efficienza energetica totale non del 60%, ma del 40,65% certificata.
Il GSE, quindi, dovrà portare la tariffa del Nuovo Conto Energia (cd. Premio) da 0,44€ /kwh a 0,5290 €/kwh (+20,3250% cioè la metà dell’incremento di efficienza energetica), a partire dal primo gennaio 2010 per 18 anni. Tra disguidi postali e la richiesta di integrazioni da parte del GSE, ho perso un anno, ma è bene sapere che il premio si può chiedere e richiedere ogni volta che si migliora l’efficienza energetica almeno del 20% (il premio minimo è il 10%, appunto la metà) dell’edificio alimentato da un impianto fotovoltaico già in esercizio. Tuttavia, così come è stata diminuita e azzerata (a fine 2010) la detrazione del 55%, anche la richiesta del premio, a partire dal 12 ottobre 2009, non è più cumulabile con la detrazione fiscale!
Per fortuna ho spedito la domanda il 3 settembre 2009!!!
A parte il premio, il fatto non meno importante è che grazie alla ristrutturazione energetica, l’immobile è passato dalla classe energetica E (< 93,735 kWh/mq annuo per riscaldamento e raffrescamento), alla classe C (< 57,859 kWh/mq annuo) e precisamente ad un consumo di 52,660 kWh/mq annuo certificato, senza considerare l’apporto energetico dell’impianto ftv, che dimezza il consumo di energia elettrica e azzera la bolletta annua Enel.
Ciò vuol dire che d’inverno il termostato può stare a 19-20°C, 24h su 24h, tutti i giorni e uniformemente distribuiti, con consumo e spesa annua di gas irrisori, e quindi, basse emissioni!
Per dirla breve l’energivoro immobile degli anni ’60 (ma anche quelli degli anni ’70, ’80 e forse più, non sono da meno) non è più una costosissima ghiacciaia invernale e un forno d’estate!
Con questo 2010 pieno di catastrofi naturali e disastri ecologici di proporzioni bibliche, che trovano l’origine comune nel consumo esagerato del petrolio e tutti i suoi derivati, non imbiancate, ma incappottate per bene e fate un bel cappello alle vostre case!
Giacomo Brogi

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