giovedì 3 febbraio 2011

Presentata una interrogazione sull'amianto negli edifici comunali

La lista Rossoblu ha presentato ieri, mercoledì 2 febbraio, una interrogazione al SINDACO Cicarelli e alla Giunta Comunale per conoscere se ci siano e quanti siano gli edifici pubblici che hanno ancora la copertura in amianto questo in virtù del fatto che l'amministrazione comunale (qualche anno fa) aveva provveduto, alla sua rimozione nelle scuole comunali. Nell'interrogazione si chiede di sapere se ci sono ancora scuole a rischio salute e se esistono edifici privati rientranti in zone pubbliche (come parchi, piazze e scuole)e che hanno ancora copertura in eternit. In caso affermativo si chiede di conoscere quali saranno i provvedimenti che la Giunta vuole mettere in atto per garantire la salute dei cittadini e dell'ambiente in cui questi vivono. L'interrogazione richiama alcuni episodi che sono avvenuti in passato a Ponsacco come il rinvenimento di lastre in amianto nel parco il Sorriso, la presenza in viale Italia di una discarica abusiva, denunciata dalla lista Rossoblu e l'articolo apparso alcuni mesi fa nel quale viene dichiarato che alcuni uffici postali, in Valdera, tra cui quello di Ponsacco, conterrebbero amianto. Scopo dell'interrogazione è anche quello di riuscire ad avere una mappature dell'amianto nel territorio comunale.

5 commenti:

Enrico ha detto...

che si vive nella merda e fra la merda non mi sembra una novità. C'è la merda in politica, tra corrotti e corruttori e ce tanta ma tanta merda anche nell'ambiente. Almeno una volta la si poteva utilizzare per concimare i campi oggi è inquinata anche quella, causa tutte le schifezze che mangiamo. comunque bravi è bene mettere sempre la spina nel fianco per capire e conoscere e soprattutto rompere i coglioni, perchè sulla salute non si scherza.

Anonimo ha detto...

Buonasera, la salute deve essere messa al primo posto, ma a volte sembra che gli interessi economici siano prevalenti. Fateci sapere qual'è la situazione a Ponsacco.

Listarossoblu ha detto...

Putroppo la situazione è di stallo, nonostante i nostri articoli sul "Pone di Sacco" (già da un anno), nonostante interrogazioni e richiesta di audizione sia di Ecofor che del coordinamento Corretta Getione Rifiuti Valdera in commissione ambiente presieduta dal Consigliere Sig. Zarra, il quale l'ha respinta allineandosi alla posizione del comune di Pontedera!
Ma noi non molliamo, ci stiamo riprovando!
Ognuno di noi può farsi sentire, oltre che paretcipando agli incontri pubblici col CGRV, partecipando alle manifestazioni, anche inviando, sia come privato cittadino che come impresa, una lettera di diffida a ecofor, provincia e comune di pontedera, per cautelarsi dagli eventauli danni futuri dell'impianto, appositamente redatta dal Coordinamento. Per maggiori info scriveteci.
Giacomo Brogi

EMANUELE TURINI ha detto...

Rendiamo noto che in data 1 febbraio il Sindaco ha provveduto a rispondere alla nostra interrogazione, in sintesi:
1)non ci sono edifici comunali con coperture in amianto
2) gli uffici competenti hanno attivato un'indagine conoscitiva sul territorio. L'elenco è presente agli atti d'ufficio.

Riteniamo la risposta al quesito 2 parziale e non soddisfacente pertanto provvederemo a reperire detto REPORT eventualmente con un passaggio in commissione ambiente.
Prendiamo atto favorevolmente della disponibilità dell'amministrazione comunale a lavorare comunque sul tema dei divieti e degli incentivi allo smaltimento delle coperture in amianto da parte dei privati.

Anonimo ha detto...

sicuramente non è un edificio comunale,ma l'ufficio postale di ponsacco,come molti altri in tutta la provincia e non solo,contiene amianto.amianto nei pannelli divisori,amianto nel soffitto.a rischio la salute dei dipendenti prima di tutto,ma anche delle centinaia di persone che settimanalmente usufruiscono dei servizi postali.ci sono già casi riconosciuti di dipendenti che si sono vittime di patologie dovute all'esposizione all'amianto.basta cercare nel web.anche se molti casi non sono venuti alla luce.e forse anche a ponsacco c'è qulcuno che si è ammalato perchè ha lavorato nell'ufficio postale o perchè lo ha frequentato assiduamente.